Nonostante tutto ciò il vostro capo continua sulla stessa linea? Anche in questo caso bisogna cercare di evitare le maniere forti: se non assume un atteggiamento realmente esplicito, è difficile provare le vostre ragioni. Perciò, fin quando si limita a battute ambigue ma senza esporsi, il mio consiglio spassionato sarebbe di lasciarsi scivolare la cosa addosso: prima o poi continuando a non ottenere nulla, si stancherà e vi lascerà stare.
La situazione è diversa se invece le richieste diventano esplicite. Qui le misure da adottare sono differenti, a seconda dell'insistenza. Innanzitutto mettete le carte in tavola: nel momento in cui lui esplicita le sue intenzioni, allora potete parlargli in maniera chiara, sempre nel migliore dei modi. Fategli presente che non la ritenete una situazione consona all'ambiente lavorativo, puntando sulla diminuzione della vostra produttività data dalla vostra tensione riguardo le avances non gradite. È buona strategia anche quella di puntare sul rapporto di stima che verrebbe a mancare, facendo in maniera quindi di non farlo sentire un attacco personale. Mi raccomando, MAI affrontarlo in presenza di altre persone: ferirlo nell'orgoglio davanti allo staff potrebbe incattivirlo non poco.
A questo punto anche l'essere più viscido sulla faccia della terra dovrebbe essersi arreso, ma se così non fosse potrete far valere i vostri diritti rivolgendovi ad un avvocato, chiedendo aiuto per molestie sessuali subite sul posto di lavoro. La molestia non è da intendersi solo come un'aggressione fisica, ma si tratta anche di un'aggressione verbale e psicologica. È utile a tal proposito sapere di poter avere qualcuno che possa testimoniare in vostro favore o comunque fare in modo di avere delle prove dell'accaduto: la vostra sola parola contro la sua è difficile potrebbe valere qualcosa.
Ad ogni modo, la regola principe di tutte è: tenere sempre gli occhi bene aperti e non dare troppa confidenza a chi potrebbe metterci in una situazione di disagio.