Come redigere il bilancio di esercizio aziendale
Introduzione
La gestione di una qualunque società rappresenta un lavoro estremamente complesso, anche per colpa della burocrazia italiana. Qualora non vengano rispettate le norme giuridiche vigenti, si andrà incontro a procedimenti di tipo penale o sanzioni amministrative. Per questa ragione è necessario conoscere la legislazione in materia di gestione aziendale oppure ricorrere magari ad un bravo commercialista. Un obbligo per le società di capitali è la redazione periodica del bilancio di esercizio, il quale serve per analizzare la situazione economica e patrimoniale dell'esercizio di riferimento. Un bilancio di esercizio prevede quattro documenti: lo Stato Patrimoniale (SP), il Conto Economico (CE), la Nota Integrativa (NI) ed il Rendiconto finanziario. Gli allegati sono invece la Relazione sulla gestione e la Relazione dei sindaci. Nel presente tutorial di economica vediamo come redigere il bilancio di esercizio aziendale.
Occorrente
- Società da analizzare
Rispettare la normativa civilistica
Innanzitutto bisogna approfondire la clausola generale (articolo 2423) ed i principi di redazione (articolo 2423-bis) previsti dal codice civile. Il bilancio di esercizio deve rappresentare esattamente i valori finanziari certi ed esprimere ragionevolmente le quantità stimate e congetturate. Tale documento va redatto correttamente e dovrà esporre i dati in modo comprensibile per il lettore, rispettando le norme relative agli schemi ed alla composizione delle singole voci di bilancio. La valutazione di quest'ultime andrà fatta considerando i componenti negativi di reddito (inclusi quelli presunti) ed i ricavi effettivamente ottenuti. I costi o ricavi sono di competenza dell'esercizio se reintegrati dai corrispettivi ricavi o costi, a prescindere dalla loro manifestazione numeraria. La normativa civilistica vieta di compensare i crediti con i debiti ed i costi con i ricavi, per evitare utili e perdite occulte. Un secondo divieto consiste nell'impossibilità di modificare i criteri di valutazione (articolo 2426) da un esercizio ad un altro, per garantire la comparabilità nel tempo dei bilanci di esercizio.
Compilare lo Stato Patrimoniale (SP)
Lo Stato Patrimoniale costituisce il documento contabile deputato a rappresentare la composizione quantitativa del capitale di funzionamento alla data ragguagliata nel bilancio di esercizio. La configurazione scelta dal legislatore risulta quella a sezioni divise e contrapposte. Nella sezione di sinistra vengono riportate le attività (o impieghi), mentre nella sezione destra viene dedicata alle passività (o fonti). L'attivo dello SP contiene innanzitutto i crediti verso i soci per versamenti già sottoscritti ancora dovuti e le immobilizzazioni immateriali, materiali e finanziarie che producono utilità anche negli anni successivi. Dopodiché si ha l'attivo circolante producente utilità soltanto nell'anno in corso (rimanenze, crediti, attività finanziarie non costituenti immobilizzazioni e disponibilità liquide), i ratei attivi ed i risconti attivi. Il passivo dello SP riporta il patrimonio netto (capitale sociale, riserve, ecc.), i fondi per rischi ed oneri, il fondo TFR, l'indebitamento (come le obbligazioni, i debiti verso banche ed i debiti verso fornitori), i ratei passivi ed i risconti passivi.
Redigere il Conto Economico (CE)
Il Conto Economico rappresenta il documento contabile deputato ad evidenziare l'ammontare del reddito attribuibile al periodo amministrativo ed il suo processo di formazione, tramite il confronto fra costi e ricavi. Lo schema obbligatorio presenta la forma scalare e viene articolato su tre livelli: macroclassi, voci e sottovoci. I costi risultano classificati per natura, ossia in relazione alla causa economica che li ha generati. Innanzitutto si ha il valore della produzione (A) composto da ricavi per vendite e prestazioni, variazioni delle rimanenze di prodotti finiti e semilavorati, gli aumenti delle immobilizzazioni per lavori interni, le variazioni dei lavori in corso su ordinazione, gli ulteriori ricavi e proventi. Successivamente viene riportato il costo della produzione (B) formato ad esempio da costi per materie prime, ammortamenti, costi per servizi, accantonamenti per rischi, costi per merci, oneri diversi di gestione e costi per il personale. Dopodiché il CE riporta i proventi ed oneri finanziari (C), le rettifiche di valore di attività finanziarie (D), i proventi ed oneri straordinari (E). Il reddito di esercizio prima delle imposte viene ricavato dalla seguente formula: A - B ± C ± D ± E. Togliendo poi le imposte sul reddito dell'esercizio, si ottiene l'utile o la perdita di esercizio.
Compilare la Nota Integrativa (NI)
La Nota Integrativa ha il compito di riportare dati sintetici aggiuntivi rispetto a quelli contenuti nei documenti quantitativo-contabili. Altre due funzione della NI sono informare sui principi di contabilizzazione ed illustrare le ragioni dell'applicazione dei criteri di valutazione. La Nota Integrativa deve indicare i criteri applicati nella stima delle voci di bilancio, nelle rettifiche di valore (ammortamenti, svalutazioni e rivalutazioni) e nelle conversioni dei valori espressi in moneta estera. Successivamente vengono riportati le caratteristiche delle partecipazioni, gli oneri finanziari ricapitalizzati ed i movimenti delle immobilizzazioni. Per quelle immateriali e materiali bisogna specificare il costo, le azioni precedenti, le operazioni dell'esercizio (acquisizioni, spostamenti di voci ed alienazioni) e le operazioni rettificative dell'esercizio. Dopodiché la NI deve contenere l'analisi della composizione di speciali immobilizzazioni immateriali: costi di impianto ed ampliamento, costi di ricerca&sviluppo e costi di pubblicità. Ulteriori informazioni riguardano ad esempio la variazione dei fondi di SP in relazione ad impieghi e accantonamenti d'esercizio, i dettagli su crediti e debiti, i possibili effetti significativi delle variazioni dei cambi successive alla chiusura dell'esercizio. Per scoprire i restanti contenuti della Nota Integrativa, basterà consultare l'articolo 2427 del codice civile.
Stilare il Rendiconto finanziario
Il Rendiconto finanziario costituisce il prospetto fondamentale di natura contabile attraverso cui la società ha la possibilità di fornire informazioni ai destinatari esterni riguardo la propria situazione finanziaria. Tale documento evidenzia come l'azienda ha procurato le risorse finanziarie necessarie per svolgere l'attività ed impiegato le risorse finanziarie acquisite. Il Rendiconto finanziario dimostra le correlazioni esistenti fra la politica di finanziamento e quella degli investimenti seguite dall'impresa nel periodo amministrativo esaminato. La costruzione richiede la disponibilità dei dati riguardanti due SP consecutivi, il CE che li collega ed ulteriori informazioni di ordine finanziario. Gli SP andranno riclassificati secondo la liquidità-esigibilità degli impieghi e delle fonti. A questo punto si evidenzieranno i flussi positivi (passività) ed i flussi negativi (attività). Il prospetto di Rendiconto finanziario adottato potrà risultare a sezioni contrapposte, in forma scalare oppure a sezioni divise accostate.
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Consigli
- Non intraprendere alcuna iniziativa senza conoscere la normativa civilistica e penale in materia di redazione del bilancio di esercizio.
- Rivolgersi eventualmente ad un commercialista di fiducia.
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