Talvolta purtroppo un tono pacato ed un'analisi obiettiva non bastano, ed il subordinato continua a comportarsi in modo non consono, a non svolgere a pieno delle sue potenzialità le consegne affidategli o addirittura la nostra fiducia sembra essere stata ripagata con il menefreghismo e l'arroganza.
In tal caso, si dovrà procedere per altre vie, è naturale doversi tutelare. Dal richiamo non ufficiale, privato e tranquillo, si passerà al richiamo ufficiale, scritto e spedito tramite email sull'indirizzo di lavoro o con una raccomandata a casa del dipendente. È bene mettere in chiaro quali sono i problemi, dando una scadenza non troppo generosa affinché vengano risolti per evitare eventuali declassamenti o addirittura il licenziamento.
In questo caso va naturalmente assunto un linguaggio formale, ed il tono va mantenuto serio. Non bisogna dare adito ad eventuali speranze di grazia, un datore temuto tende ad essere rispettato.