Per determinare il valore catastale dei terreni agricoli, occorre rivalutare del 25% il reddito dominicale del terreno, tenendo come riferimento il valore del 1° gennaio dell'anno in questione e poi moltiplicare il risultato per 110 o 130. Si utilizza il primo moltiplicatore per i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola. Sono coltivatori diretti i piccoli imprenditori che lavorano il terreno ricorrenti alla propria manodopera e a quella della sola famiglia; sono imprenditori agricoli professionali (IAP) coloro che gestiscono direttamente o tramite società i terreni, impiegando almeno il 50% del proprio impegno lavorativo. Per facilitare il calcolo, è possibile utilizzare questo schema: valore terreno x 1,25 = reddito dominicale. Reddito dominicale x 110 o 130 = valore catastale; l'aliquota Imu, inoltre, varia da una percentuale pari a 0,46 a una pari a 1,06. Il range è determinato dalla possibilità dei comuni di variare di uno 0,3% tale importo.