Come presentare un'istanza in autotutela per gli accertamenti Tarsu
Introduzione
Hai ricevuto degli accertamenti ingiustificati da parte dell'amministrazione comunale riguardanti il tributo Tarsu? La legge mette a disposizione del cittadino la possibilità di presentare un'istanza in autotutela per riparare all'errore. Ovviamente ciò è possibile solo se il cittadino è dalla parte della ragione e si è in presenza di un errore da parte dell'amministrazione comunale, poiché dichiarare il falso è un reato grave.
Occorrente
- Planimetrie dell'immobile
- Pazienza e tempo
Innanzitutto bisogna analizzare con attenzione a quale immobile e a quali annualità si riferisce l'accertamento ricevuto.
Nel testo dell'accertamento sono riportati i dati catastali di riferimento (ad esempio: foglio 1, numero 25, subalterno 2), il numero di metri quadrati dichiarati dal proprietario dell'immobile e i metri quadrati considerati dal comune. È importante comprendere quali sono i parametri che danno la somma totale dell'accertamento che è data da: la differenza tra metri quadrati dichiarati e accertati dall'amministrazione, moltiplicata per la tariffa, più la sanzione e gli interessi.
Ad esempio, un proprietario ha dichiarato 80 mq per il suo appartamento, ma il comune ne contesta 100 poiché questa è la superficie reperibile a catasto.
È necessario calcolare l'effettiva superficie calpestabile dell'appartamento, misurando tutti i locali e tralasciando i vani scale, i locali tecnologici e i balconi. Se la superficie corrisponde effettivamente a 80 mq, si può presentare un'istanza di autotutela in carta semplice.
Bisogna scrivere su un foglio bianco:
"Luogo, data
Oggetto: istanza di autotutela accertamento tarsu numero/anno.
Io sottoscritto Nome Cognome, avendo ricevuto in data accertamento TARSU (numero relativo all'immobile), dati catastali (foglio, numero, subalterno), dichiaro quanto segue: in base alle misurazioni effettuate sulla superficie calpestabile, la superficie effettivamente imputabile a ruolo TARSU è di metri quadrati 80 e non 100 come da voi accertati, .
Chiedo pertanto la revisione del procedimento a mio carico.
Firma."
È importante allegare una planimetria dell'immobile o richiedere un sopralluogo da parte del tecnico comunale.
Un possibile errore da parte dell'amministrazione comunale può essere dato dall'accertamento di locali inutilizzabili (sottotetti bassi, locali inagibili, abitazioni vuote). In questo caso si può richiedere l'annullamento presentando la documentazione necessaria e specificando le ragioni di tale richiesta. I locali devono necessariamente essere inutilizzati e vuoti: non devono esserci utenze attive (energia elettrica o acqua corrente). Per gli appartamenti, è sufficiente svitare le lampadine e chiudere l'acqua o dimostrare che non ci sono consumi relativi a queste utenze. L'incaricato comunale ha la facoltà di effettuare un controllo e verificare che le dichiarazioni siano vere.
Una volta pronta la documentazione, bisogna consegnarla all'ufficio protocollo del comune indirizzandola all'Ufficio Tributi, e richiederne una copia protocollata (che avrà valore di prova). È importante rilasciare un recapito in modo da poter esser contattato facilmente in caso di necessità e chiarimenti.
Consigli
- Hai 60 giorni di tempo per presentare la tua istanza
- Cerca di parlare con l'impiegato dell'ufficio tributi, saprà aiutarti