Per chiedere un rimborso mediante un'istanza, bisognerà tenere in considerazione il fatto che, dopo un certo tempo, scadranno i tempi utili, di conseguenza il diritto al risarcimento decadrebbe. Per le imposte dirette, il tempo massimo per la richiesta di rimborso è pari a 48 mesi. Lo stesso vale per le ritenute delle pubbliche amministrazioni, i sostituti d'imposta e i versamenti diretti alle imposte sui redditi, la scadenza dei termini è sempre di 48 mesi. Per le imposte indirette come tasse di successione, donazioni e bollo il termine per presentare l'istanza è un po' più breve: 36 mesi. La richiesta va presentata in carta semplice presso un ufficio dell'Agenzia delle Entrate, situato nella provincia di residenza del contribuente o dove sia stato registrato l'atto. In tale istanza dovranno essere spiegati i motivi per i quali si chiede il rimborso e andranno allegate le ricevute di versamento o le certificazioni dei versamenti che certificano l'eccedenza. Dopo l'istanza la domanda potrà essere accolta, respinta, oppure l'ufficio potrebbe non rispondere. Se la domanda venisse respinta, trascorsi 60 giorni si potrà presentare un ricorso. Nel caso in cui trascorressero 90 giorni senza nessuna comunicazione da parte dell?Agenzia delle Entrate, tale istanza dovrà ritenersi rifiutata, in quanto vige la regola del silenzio-rifiuto. In questo caso ci si potrà rivolgere alla Commissione Tributaria, trascorsi i 90 giorni, entro il termine previsto per la prescrizione, ovvero 10 anni.