Adesso vediamo invece la riclassificazione finanziaria, cominciando dalla parte relativa agli usi. Quest'ultima si riferisce all'attivo di Stato Patrimoniale, il quale viene suddiviso in Attivo corrente e Attivo immobilizzato. L'Attivo Corrente presenta tre settori: le Liquidità immediate (quali le disponibilità di cassa, i c/c attivi e i titoli esigibili a vista), le Liquidità differite (come l'erario credito IVA, i ratei attivi, i crediti verso clienti e i fondi rischi) ed il Divario sistemico. Questo settore include le rimanenze fisiche (scorte di materie, semilavorati, prodotti finiti, ecc.), le rimanenze contabili (ad esempio i risconti attivi), la concessione di anticipazioni a fornitori per l'acquisto di beni a fecondità semplice e l'anticipazione da clienti. L'Attivo immobilizzato comprende le immobilizzazioni materiali (terreni, impianti, macchinari, ecc.), le immobilizzazioni immateriali (spese di impianto, brevetti industriali, spese di ricerca, ecc.) e le immobilizzazioni finanziarie (partecipazioni strategiche, crediti commerciali di oltre 12 mesi, i crediti a medio/lungo termine verso società controllate).