Come ottenere l'indennità di disoccupazione
Introduzione
La disoccupazione in Italia, attualmente chiamata anche Naspi, è una particolare indennità che viene riconosciuta dallo stato tramite l'Inps, ossia l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale a tutti quei lavoratori che perdono l'impiego in maniera del tutto involontaria a causa di un licenziamento che può essere sia di tipo individuale che collettivo. Oltre a queste due cause, è possibile ottenere l'indennità di disoccupazione anche nel caso in cui si verifichino le dimissioni per giusta causa, le dimissioni nel periodo di maternità ed inoltre la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. In questa guida, passo dopo passo, darò tutte le indicazioni utili su come ottenere questo tipo di indennità. La procedura è veramente molto semplice e non richiede neanche troppo tempo, a condizione ovviamente di possedere tutti i requisiti necessari.
Recarsi all'ufficio di collocamento
Per prima cosa, ci si dovrà recare presso l'ufficio di collocamento per poter essere subito inserito nelle liste di disoccupazione. Tutto ciò rappresenta un elemento a dir poco fondamentale per poter presentare in seguito la domanda di sussidio. È assolutamente consigliabile portare con se le ultime due buste paga, le quali possono essere richieste direttamente dall'addetto che seguirà la pratica in questione Successivamente, sarà assolutamente necessario presentare l'apposito modulo di domanda all'Inps. Questo tipo di operazione si può effettuare per via telematica per risparmiare tempo rispetto al fatto di recarsi presso un qualsiasi ufficio Inps.
Effettuare la domanda di disoccupazione all'Inps in via telematica
Per effettuare la domanda di disoccupazione all'Inps in via telematica, si dovrà essere muniti dell'apposito PIN. Attraverso quest'ultimo, sarà possibile eseguire il login nell'area dei servizi del sito ufficiale dell'Inps. Selezionare successivamente l'invio domande di prestazioni a sostegno del reddito, quindi andare alla dicitura Naspi poi indennità Aspi e quindi alla voce Invio domanda. È sempre indispensabile controllare accuratamente tutti quanti i dati inseriti prima di inviare definitivamente la domanda di disoccupazione all'Inps. Nel caso in cui questo tipo di domanda dovesse prevedere degli appositi allegati, si renderà necessario recarsi presso il proprio datore di lavoro e richiederli. Nel caso in cui non si abbia dimestichezza con l'informatica, si potrà richiedere il modulo di domanda presso un ufficio Inps dove ci sarà un addetto che seguirà tutta la pratica.
Effettuare la domanda di disoccupazione entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro
È importante sapere che bisogna effettuare la domanda di disoccupazione entro e non oltre 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Se però durante questo periodo si dovessero verificare eventi come una maternità indennizzabile, il termine rimarrà sospeso per un periodo pari all'evento e ripartirà al termine di quest'ultimo per la parte residua. In caso di malattia o infortunio sul lavoro indennizzabile dall'INAIL, il termine rimarrà sospeso per tutta quanta la durata dell'evento. A corredo della domanda di disoccupazione bisogna anche presentare il modello di iscrizione al centro per l'impiego, più la lettera di licenziamento o di fine contratto ed il modulo SR156 per la domanda Naspi ed infine il codice IBAN per l'accredito dei relativi importi. Il modulo andrà assolutamente firmato per poi attendere l'erogazione dell'indennità in questione, considerando che i tempi per questo tipo di operazione non sempre sono rapidi, visto e considerato che spesso e volentieri l'Inps deve provvedere a smaltire una quantità notevole di domande, che in determinati periodi dell'anno tendono inesorabilmente a triplicare.
Far valere due anni e 52 settimane contributive nel biennio precedente
Bisogna assolutamente ricordare che l'indennità di disoccupazione o meglio la Naspi, è una prestazione economica prevista dallo stato per tutti quei soggetti che perdono il lavoro quasi sempre per motivi legati all'attuale crisi. La materia è attualmente in fase di revisione da parte del governo, anche se la normativa vigente indica nei soggetti che perdono involontariamente il posto di lavoro un'anzianità assicurativa pari ad almeno due anni e 52 settimane contributive consecutive nel biennio precedente. Per avere la certezza di ricevere questo tipo di contributo, è vivamente consigliato chiedere informazioni al proprio commercialista di fiducia, oppure al Caf a cui normalmente ci si rivolge per effettuare la denuncia dei redditi. In alternativa, è possibile recarsi sia alla sede più vicina dell'Inps, sia consultare il sito ufficiale di questo ente.