Come ottenere l'autorizzazione a vendere i beni di eredità accettati con beneficio di inventario
Introduzione
Gli studenti che affrontano la Facoltà di Economia e soprattutto quella di Giurisprudenza conoscono le difficoltà che si incontrano nelle lezioni di diritto privato. La complessità di tale materia universitaria riguarda la conoscenza di tutta la legislazione vigente, fatta di molteplici articoli talvolta intrecciati fra loro. Le nozioni che spesso danno problemi sono certamente le varie tipologie di contratto, i diritti reali e la successione mortis causa. Con riferimento a quest'ultima disciplina, qui verrà trattata l'eredità accettata tramite il beneficio di inventario. Per conoscere meglio gli aspetti sull'accettazione di questo genere, si può consultare le guide intitolate Accettazione con beneficio di inventario ed Accettazione eredità con beneficio di inventario. Nel presente tutorial vedremo invece come ottenere l'autorizzazione a vendere i beni di eredità accettati con beneficio di inventario. L'erede che abbia dichiarato tale accettazione e desidera procedere alla vendita o ad atti di amministrazione straordinaria dei beni ha il seguente obbligo. Quello di richiedere la legittimazione da parte del giudice, entro e non oltre cinque giorni dall'approvazione della successione mortis causa. Non resta che approfondire la spiegazione leggendo attentamente i passaggi successivi.
Occorrente
- Conoscenze di diritto privato
- Testamento del defunto
- Eredi
- Giudice incaricato della controversia
- Documentazione obbligatoria per legge
Chiedere il certificato di non opposizione
Ci si trova nella situazione di dover richiedere l'autorizzazione per un individuo soggetto ad amministrazione di sostegno come un minorenne, un portatore di handicap o una persona con la parziale/totale infermità di mente? A tal proposito, alla documentazione basilare si dovrà allegare inoltre una copia fedele rilasciata dal giudice tutelare. Quest'ultima servirà per attestare il parere favorevole ad effettuare la richiesta di autorizzazione a vendere i beni di eredità accettati con il beneficio di inventario. Bisogna comunque ricordare che la seguente approvazione potrà venire impugnata dagli eredi davanti al giudice stesso. Occorre pertanto aspettare un periodo temporale limitato durante il quale è necessario dare la possibilità di opporsi alle ulteriori persone coinvolte nell'eredità. Una volta passato questo tempo, bisogna andare presso l'Ufficio Ruolo Generale situato nel tribunale del territorio di competenza per domandare il certificato di non opposizione.
Fare ricorso al giudice ed allegare i documenti necessari
La fase iniziale per ottenere l'autorizzazione a vendere i beni di eredità accettati con il beneficio di inventario è sicuramente quella di presentare un ricorso al giudice della successione mortis causa. Al reclamo da compiere bisogna però allegare ben cinque documenti. Innanzitutto si ha la nota di trascrizione ed il modulo di versamento pari ad 85 con marca da bollo uguale ad 8?. Dopodiché vanno presentate le copie della dichiarazione di successione mortis causa, dell'inventario e dell'accettazione dell'eredità con il beneficio di inventario.
Specificare le informazioni relative al defunto e all'erede
All'interno del ricorso fatto al giudice, è obbligatorio indicare tre informazioni personali relative al defunto. Si tratta precisamente dei dati anagrafici, dell'ultimo indirizzo di domicilio e del codice fiscale. Dopodiché occorre specificare il valore della controversia espresso in Euro e la ricevuta di versamento del contributo unificato. A livello logistico verranno richieste anche le informazioni dell'erede opponente. Quest'ultime sono i dati anagrafici, il codice fiscale, un recapito telefonico valido, il nome dell'eventuale avvocato presente ed il nominativo del notaio che ha stilato l'atto di successione mortis causa.
Compilare il modello di versamento del contributo unificato
All'interno del modello di pagamento del contributo unificato bisogna specificare innanzitutto le informazioni anagrafiche, il codice fiscale ed i dati identificativi relativi all'erede opponente. Successivamente occorre indicare le generalità ed il codice fiscale del ricorrente o del resistente, e allegare gli estremi del versamento compiuto. Qualora il pagamento venisse effettuato da un'altra persona, si dovranno riportare anche le informazioni personali di chi ha effettivamente pagato il contributo unificato. Infine è assolutamente necessario ricordarsi di scrivere la data di sottoscrizione del ricorso ed apporre la propria firma.
Compilare la dichiarazione di valore ed attendere la risposta del giudice
L'ultimo documento che occorre redigere per ottenere l'autorizzazione a vendere i beni di eredità accettati con il beneficio di inventario è la dichiarazione di valore. Qui bisogna specificare innanzitutto i dati dell'erede e dell'eventuale avvocato che assiste il ricorrente. Dopodiché è necessario spuntare l'apposita casella dimostrante l'avvenuto pagamento degli 85? riguardanti il contributo unificato. Adesso che la documentazione necessaria risulta terminata, non resta che presentarla all'Ufficio di Cancelleria del tribunale del territorio di competenza. La risposta all'opposizione compiuta verrà rilasciata entro un periodo temporale massimo di 30 giorni, a cominciare dalla data presente all'interno dei moduli.
Consigli
- Consultare la disciplina della successione mortis causa nei libri di diritto privato.
- Verificare la correttezza delle informazioni riportare sulla documentazione necessaria.