Come ottenere contributi per i restauri
Introduzione
Restaurare significa riportare alla luce qualcosa che con il tempo si sta deteriorando e sta perdendo la sua funzionalità primaria. Si tratta molto spesso di edifici antichi che con il trascorrere del tempo necessitano di interventi di manutenzione specifici. Delle volte non si tratta del classico ripristino che viene effettuato con le solite manutenzioni ordinarie, ma di un vero e proprio intervento, a volte anche progettuale, sulle parti storiche. Queste devono essere accuratamente preservate da eventuali inettitudini di chi vuole intervenire. Coloro che prendono appalti per il ripristino di queste opere, devono rispettare determinate leggi sugli interventi di ripristino e restauro e, di conseguenza per l'eventuale proprietario dell'immobile questo può rappresentare una spesa ingente. È per questo motivo che oggi è possibile ottenere dei contributi per i restauri. La guida che segue si propone come obiettivo quello di spiegarvi in maniera chiara come ottenere contributi per i restauri.
Richiedere l'intervento di un tecnico specializzato come l'architetto
Svolgere degli interventi su un edificio soggetto alla tutela della soprintendenza e dei beni culturali richiede innanzitutto l'intervento di un tecnico specializzato quale l'architetto, in quanto unico tecnico che può intervenire per la tutela delle opere storiche. Quando si tratta di restaurare si tratta di preservare la storia che possiede l'edificio in questione, ma non solo per il tipo di epoca di costruzione, ma anche per quanto riguarda i materiali e le tecniche costruttive. I materiali comunemente utilizzati oggi per un fattore di tempistiche e di economicità, come il calcestruzzo, trovano scarso impiego in questo tipo di intervento.
Presentare un'istanza alla direzione dei beni culturali
Per richiedere i contributi generalmente la pratica viene richiesta dal tecnico incaricato dal committente, il quale dovrà presentare un'istanza alla direzione dei beni culturali per poter accedere. Non si tratta del classico ripristino che viene effettuato con le solite manutenzioni ordinarie, ma di un vero e proprio intervento, a volte anche progettuale, sulle parti storiche. Queste devono essere accuratamente preservate ed infatti molte sono inserite all'interno di un registro della soprintendenza e dei beni culturali che si prendono cura di eventuali inettitudini di chi vuole intervenire.
Rispettare determinate leggi sugli interventi
Gli edifici che rientrano in questi elenchi devono rispettare determinate leggi sugli interventi di ripristino e restauro e di conseguenza per l'eventuale proprietario dell'immobile questo può rappresentare una spesa ingente. È per questo motivo che è possibile ottenere dei contributi per i restauri e nella guida vedremo come fare. In secondo luogo i beni culturali incaricheranno la soprintendenza di quel luogo per intervenire sui lavori. Sarà la soprintendenza a dare il proprio appunto riguarda alla domanda di tale contributi, dopo aver esaminato la documentazione progettuale e verificata l'attinenza con le normative vigenti.
Consigli
- Per richiedere i contributi generalmente la pratica viene richiesta dal tecnico incaricato dal committente, il quale dovrà presentare un'istanza alla direzione dei beni culturali per poter accedere.