Come liberarsi di una multiproprietà
Introduzione
Per rinuncia ad una multiproprietà, si intende la rinuncia alla propria quota di proprietà di un immobile che appartiene a più soggetti. Tale argomento oggi è di grande attualità, anche se pochi conoscono le normative che regolano un settore (come quello delle proprietà) così variegato. In questa guida vogliamo dunque proporvi dei chiarimenti in merito all'atto di rinuncia ed illustrarvi come fare per liberarsi di una multiproprietà non più gradita.
Occorrente
- Atto di rinuncia
- Attestato di proprietà
- Contratto di compravendita
Redigere un atto di rinuncia
Qual è, dunque, il modo migliore per liberarsi di una multiproprietà? La cosa migliore da fare è quella di rivolgersi ad un notaio. Occorrerà dunque redigere, grazie all'intervento di questa figura professionale, un atto di rinuncia. Tale atto, può preliminarmente essere redatto anche dal proprietario, che lo farà in un secondo momento autenticare proprio dal notaio. Nel caso in cui sia il notaio a redigere l'atto, si parlerà di atto pubblico; mentre, se sarà il privato a proporlo di suo pugno, saremo difronte ad una scrittura privata autenticata. Svolto l'atto di redazione del documento, sarà lo stesso notaio che si occuperà di trascriverlo presso i registri immobiliari, così come viene sancito e regolamentato dall'articolo 2643 del Codice Civile.
Rivolgersi ad un'agenzia
In seconda possibilità, è anche consentito rivolgersi a delle specifiche agenzie che si occupano di effettuare lo svincolo di un soggetto da una multiproprietà. Tenete infatti conto che, essendo tanti i consumatori che ad un certo punto desiderano disfarsi della multiproprietà, esistono sul mercato numerose agenzie chesi prestano a garantire la rivendita della multiproprietà, in cambio di costi elevati di gestione. Il proprietario della multiproprietà peraltro, si espone a diversi rischi importanti, quali ad esempio il fallimento della società e i costi di assistenza legale in caso di controversie con i probabili acquirenti (rischi più gravi, se si tiene conto che il più delle volte si ha a che fare con un acquirente straniero).
Trovare un nuovo acquirente
Dunque, come visto, un ulteriore modalità di estinzione della multiproprietà, può essere rappresentata dal trovare un nuovo acquirente. Nell'ipotesi in cui riscontrate difficoltà a trovare un idoneo acquirente per la vostra quota di multiproprietà, potete sempre considerare l'eventualità di cedere la vostra quota alla società che gestisce la multiproprietà (gratuitamente). In questo modo, riuscirete a liberarvi della multiproprietà.
Stipulare un contratto di compravendita
Occorre pertanto tenere bene in mente che la cosa davvero importante è quella di non effettuare pagamenti all'agenzia prima ancora che venga concretizzata la rivendita della quota (da poco tempo peraltro, la normativa vigente vieta agli operatori di incassare denaro sulla rivendita della multiproprietà, prima ancora che la rivendita venga finalizzata). I consumatori inoltre, hanno diritto a recedere entro 14 giorni dalla stipulazione del contratto di compravendita (sulla base della normativa attualmente vigente sulla multiproprietà). Se l'agenzia dovesse violare la normativa, può andare incontro ad una sanzione pecuniaria fino a euro 5.000 (in caso di ripetuta violazione peraltro, è prevista la sospensione dell'attività fino a 6 mesi).
Affidarsi ad un legale
Ricordate dunque che per scongiurare i rischi connessi alla vendita della quota di multiproprietà, è consigliabile rivolgersi ad un'agenzia molto conosciuta e affidabile, che preveda il pagamento della rivendita solo a trattativa concretamente conclusa (e non anticipata). Il consiglio è inoltre quello di rivolgersi anticipatamente ad un legale, per informarvi sui rischi connessi e sulla correttezza del contratto, prima ancora di firmarlo.
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Consigli
- Per estinguere una multiproprietà, rivolgetevi sempre ad un notaio. Oppure, in alternativa, ad un'agenzia che non preveda costi anticipati di gestione della pratica.