Come invalidare un'assemblea condominiale
Introduzione
Tutti coloro che vivono all'interno di un condominio, sanno che l'assemblea condominiale rappresenta uno dei luoghi decisionali più importanti, perché è nel corso di queste riunioni che vengono assunte delle decisioni determinanti per la gestione del condominio stesso. Anche chi non abbia mai partecipato ad un'assemblea condominiale sa che è uno dei luoghi a più alto tasso di conflittualità. Non di rado infatti si verificano situazioni in cui gli interessi tra condòmini sono contrapposti. Diversi quindi i casi in cui diventi necessario opporsi alle decisioni deliberate in assemblea soprattutto quando queste vengano prese senza che siano rispettati alcuni criteri. Ci sono alcune ipotesi però, in cui le decisioni prese, possono non avere valore alcuno: ciò vuol dire che alcune decisioni possono essere risultare prive di effetti. In questa guida verranno illustrati alcuni casi che vi consentiranno di sapere come invalidare un'assemblea condominiale e le relative delibere, fornendovi tutte le linee necessarie. Oggi, in questa guida parleremo di come invalidare un'assemblea condominiale. Ovviamente tutti i procedimenti sono in base alla legge o meglio in base al governo italiano. Inoltre, tutti i procedimenti possono essere o non possono essere accettati dall'amministratore di condominio. Tutti le informazioni principali poi dipendono anche da amministratore ad amministratore come ad esempio ci sono amministratori che amano il loro lavoro e quindi lo fanno anche in un certo senso per passione e tendono a stare molto più vicino al condomino o al proprietario della casa, consigliandolo ed ascoltandolo del tutto. Mentre poi ci sono i soliti amministratori come la maggior parte che si vedono in giro che tendono a fare il lavoro di amministratore ma soltanto per lavoro e senza passione quindi qualsiasi cosa abbia bisogno il condomino loro tendono a passarci sopra.
Le decisioni
Innanzitutto, invalidare delle decisioni significa vanificarne gli effetti. In pratica è come se esse non fossero mai state prese. Se si ritiene infatti che le decisioni siano irregolari oppure prive di legittimità, ad esse ci si può opporre in modo da annullarne gli effetti. Il verbale dell'assemblea ad esempio deve sempre rilevare con precisione i dettagli di tutte le operazioni che si sono ivi tenute, quindi tutti i dati relativi alla delibera approvata. Sul verbale devono essere riportati i nomi di tutti i condomini presenti, i relativi millesimi di competenza e le firme rispettivamente del presidente e del segretario dell'assemblea. Relativamente alla presenza è utile soffermarsi su due aspetti. Il primo è quello relativo alle convocazioni. Per facilitare la partecipazione le assemblee condominiali vengono convocate in più momenti. Se alla prima convocazione non sarà presente il numero minimo dei condomini previsti sarà necessario attendere la seconda convocazione prevista. Il secondo aspetto riguarda invece la natura della presenza. Nel caso in cui il condomino sia impossibilitato a prendere parte alla seduta potrà delegare altro condominio. Si badi che oggetto di delega saranno le quote millesimali di cui è titolare il condomino delegante. Una cosa molto importante sono le decisioni che devono essere fatte tra voi condomini ma anche con l'amministratore di condominio che è colui che deve prendere le decisioni anche per quanto riguarda una semplice assemblea di condominio.
La delibera
Quando si verifica una delle circostanze che abbiamo appena visto, la delibera risulta impugnabile e si può chiedere di invalidare l'assemblea condominiale. Una delibera è invece annullabile quando sussistono dei vizi di natura formale oppure quando palesa delle irregolarità di ordine procedurale. Se quando è stata assunta la decisione non era presente il numero minimo dei condomini richiesto, allora l'assemblea condominiale non ha validità e le relative decisioni possono essere impugnate. Se non si rispettano le norme del regolamento condominiale oppure se la maggioranza non è validamente costituita, l'invalidità può essere sollevata. La delibera comunque può essere attuata quindi soltanto dall'amministratore che è colui che può prendere delle decisioni importanti anche in base alle varie situazioni. Inoltre, come abbiamo anche detto nei passi precedenti la delibera la può dare soltanto l'amministratore del parco o del palazzo in base poi al tipo di assemblea ovviamente con il parere d'accordo di tutti i condomini presenti e non presenti alla riunione.
Il tempo limite
È determinante, inoltre, sapere che l'impugnazione può essere opposta entro e non oltre 30 giorni dall'approvazione della relativa delibera, sia per chi fosse presente all'assemblea, sia per chi non lo fosse. Trascorso questo termine non sarà più consentito chiedere di invalidare l'assemblea del condominio relativamente alla decisione che è stata presa, anche se si fosse in presenza di una delle circostanze previste per poterlo fare che sono state brevemente descritte in precedenza. Seguendo questi pochi passaggi potrete riuscire ad invalidare un'assemblea condominiale qualora ne ricorrano i presupposti. Ovviamente è molto importante anche invalidare un'assemblea. Ovviamente c'è un tempo limite previsto dalla legge per invalidare un'assemblea. La richiesta di invalidare una semplice assemblea può essere fatta tramite tutti i condomini partecipanti sia tutti i condomini che erano assenti ma delegati a quell'assemblea. Quindi possiamo dire in poche parole anche come risultato che comunque qualsiasi decisione aspetta all'amministratore, i condomini per quanto riguarda la loro importanza, ricoprono un ruolo non molto importante nel senso che possono richiedere un'assemblea sempre tramite richiesta all'amministratore e possono anche richiedere l'annullamento di quella medesima o di un'altra assemblea.