Come intestare un'auto aziendale
Introduzione
Per ragioni varie potrebbe essere necessario dover intestare un'auto ad un'azienda. Il motivo che spinge sempre più persone a procedere in tal senso è il beneficio economico derivante da tale pratica. Le tasse di un'auto aziendale sono infatti in parte detraibili. Le moderne leggi hanno però abbassato il valore massimo del rimborso, portandolo al 20% (salvo in poche occasioni). Se avete intenzione anche voi di intestare un'auto aziendale ma non sapete come procedere o le pratiche burocratiche di cui avrete bisogno, allora siete capitati nella guida giusta. Oggi infatti vi mostreremo come intestare un'auto aziendale. Vediamo come fare.
Occorrente
- Conoscere le imposte e le decurtazioni
Considerare gli svantaggi
Come detto, intestare un'auto aziendale comporta dei vantaggi in termini economici, tuttavia c'è anche un altro lato della medaglia. Chi assicura un'auto aziendale perde infatti tutti i privilegi (come la classe) che aveva raggiunto con gli anni di assicurazione. Infatti qualora voi foste contraenti di una polizza assicurativa di prima classe (la più alta, quella che costa meno) e intestaste un'auto aziendale, alla successiva auto che comprerete e che doterete di assicurazione, vi ritroverete a partire dalla classe 14esima, la più bassa e priva di vantaggi.
Considerare di non possedere auto private
Si potrebbe pensare di continuare ad avere un'auto aziendale per tutta la durata della nostra vita automobilistica e cioè di non possedere più un mezzo privato. Se ne trarrebbe il beneficio di poter scaricare tutte le spese annuali collegate alla macchina come bollo, assicurazione, benzina ed eventuali rate finanziarie!
Valutare i vantaggi con le nuove leggi
>In poche parole bisogna fare bene i calcoli sui risparmi effettivi, sul valore del mezzo che non deve superare il tetto massimo previsto dalle legge per quella classe di veicoli, quello delle macchine per esempio è di poco più di diciotto mila euro, e tener conto che ora la legge prevede una decurtazione di appena il 20% rispetto alla soglia minima del 50% di qualche anno fa che si estendeva al 100% se il veicolo era adibito anche al trasporto materiali. Inoltre ora la legge copre le spese di un solo veicolo per ogni azienda. Un'eccezione viene fatta per gli agenti di commercio che a causa del loro lavoro annualmente macinano chilometri su chilometri e al quale viene riconosciuto una decurtazione fino all'80% delle spese sostenute. Quindi sull'acquisto di un normale autoveicolo aziendale non utilizzato da agenti di commercio il titolare potrà dedurre il 40% per l'IVA come da prassi e un'ulteriore 20% come spiegato più su. Per un totale del 60%. Da porzionare ulteriormente con le aliquote Irpef pagate dal titolare per un risparmio effettivo ancora minore. Non finisce qui perché la legge prevede inoltre di ripartire la somma risarcita in sei anni con la motivazione dell'uso prolungato nel tempo del veicolo riducendo il risparmio ad una manciata di euro, circa 200, effettivi. In conclusione forse conviene, con le leggi attuali, conservare la macchina di proprietà e la propria classe assicurativa di appartenenza.