>In poche parole bisogna fare bene i calcoli sui risparmi effettivi, sul valore del mezzo che non deve superare il tetto massimo previsto dalle legge per quella classe di veicoli, quello delle macchine per esempio è di poco più di diciotto mila euro, e tener conto che ora la legge prevede una decurtazione di appena il 20% rispetto alla soglia minima del 50% di qualche anno fa che si estendeva al 100% se il veicolo era adibito anche al trasporto materiali. Inoltre ora la legge copre le spese di un solo veicolo per ogni azienda. Un'eccezione viene fatta per gli agenti di commercio che a causa del loro lavoro annualmente macinano chilometri su chilometri e al quale viene riconosciuto una decurtazione fino all'80% delle spese sostenute. Quindi sull'acquisto di un normale autoveicolo aziendale non utilizzato da agenti di commercio il titolare potrà dedurre il 40% per l'IVA come da prassi e un'ulteriore 20% come spiegato più su. Per un totale del 60%. Da porzionare ulteriormente con le aliquote Irpef pagate dal titolare per un risparmio effettivo ancora minore. Non finisce qui perché la legge prevede inoltre di ripartire la somma risarcita in sei anni con la motivazione dell'uso prolungato nel tempo del veicolo riducendo il risparmio ad una manciata di euro, circa 200, effettivi. In conclusione forse conviene, con le leggi attuali, conservare la macchina di proprietà e la propria classe assicurativa di appartenenza.