Introduzione
Nei rapporti interpersonali con amici, parenti e famigliari è normale usare un linguaggio informale. Con chi ci è caro e vicino utilizziamo termini e forme leggere, confidenziali. Questo è perfetto in contesti informali e rilassanti, con persone che ci conoscono intimamente. Ma nel mondo professionale è fondamentale usare un registro formale. Ognuno di noi potrebbe avere bisogno di scrivere una lettera al proprio datore di lavoro. Questa figura professionale è un nostro superiore, e pertanto dobbiamo mostrargli il giusto rispetto. Esistono alcune regole da rispettare nell'impostare correttamente una lettera al proprio datore di lavoro. Nei prossimi passaggi vedremo come fare.
Occorrente
- Foglio di carta
- Penna
- Busta per lettere
L'intestazione
Le lettere formali prevedono sempre un formato e delle regole specifici. Bisogna rispettare una certa composizione e forma, con un registro lessicale e grammaticale preciso. Si parte sempre dall'intestazione, da scrivere nella porzione in alto a destra del foglio. Nel nostro caso ci rivolgeremo a una precisa persona fisica. La formula corretta di apertura è la seguente: "Alla cortese attenzione dello Spett. Le Dott. Mario Rossi". Nell'esempio qui presente, "Dott." e "Mario Rossi" sono titolo e nome immaginari di un ipotetico datore di lavoro. Dopo "Spettabile" inseriremo sempre titolo (se lo conosciamo) più il nome del datore. Se non conosciamo il suo titolo, possiamo usare "Sig./Sig. Ra".
L'oggetto e l'introduzione
Dopo qualche riga in bianco di separazione, descriveremo l'oggetto della missiva. Scriveremo quindi "Oggetto:" seguito dalla motivazione della nostra lettera. Saltiamo un'altra riga e iniziamo il corpo vero e proprio della lettera. Questa inizierà rivolgendosi al datore con formule quali "Egr." (egregio), Gent. Le (gentile), Gent. Mo/Gent. Ma (gentilissimo/gentilissima). A questa formula uniremo subito il titolo e il nome del datore di lavoro. Seguirà quindi una frase introduttiva che darà un contesto più chiaro alla nostra lettera. Formule come "In riferimento alla Sua richiesta" o "Come da accordi precedenti" danno indicazioni sul contesto precedente che ha portato alla formulazione della lettera.
Il corpo centrale, i contatti e la conclusione
Dedichiamoci quindi alla stesura del testo, senza essere prolissi. Ricordiamo di usare sempre il Voi o il Lei mentre ci rivolgiamo direttamente al datore di lavoro. Al termine inseriremo i dati utili al contatto, con formule come "Per ogni ulteriore comunicazione, contattare il sottoscritto al numero [...]". Dopo "sottoscritto" inseriremo il nostro nome e cognome. Infine chiuderemo con delle conclusioni e dei saluti. La formula "Ringraziando per la cortese attenzione, porgo i miei più cordiali saluti" è adatta al registro formale. Alcune righe più sotto inseriremo la data e la località in cui ci troviamo. In basso a destra inseriremo, come ultimo elemento, la nostra firma (nell'ordine: nome e cognome).