Come gestire contabilmente il contratto di factoring
Introduzione
Il factoring è un tipo di contratto, a stampo anglosassone, in cui il soggetto imprenditoriale (chiamato "cedente") si impegna a cedere i crediti, presenti e futuri, della propria attività ad un gestore professionale (chiamato factor) che, dietro compenso per il suo intervento, offre un determinato numero di servizi, quali la contabilizzazione, gestione e riscossione dei crediti ad esso ceduti e perfino la garanzia in caso di inadempimento dei debitori, generalmente svolta attraverso prestiti o pagamento anticipato dei crediti ceduti.
A livello legislativo si parla di factoring solo dagli anni novanta, con la legge 52 del 1991 (disciplina della cessione dei crediti d'impresa), la legge 263 del 1993 (riguardante i rapporti internazionali) e il decreto legislativo 385 del 1993.
Vediamo insieme come gestire contabilmente il contratto di factoring.
Funzione del contratto
Il contratto di factoring può svolgere una triplice funzione: gestionale, finanziaria o di servizio.
In funzione di gestione, il factor si occupa dei cicli attivi dell'imprenditore.
In funzione di servizio, il factor si occupa dell'incasso, similmente alle operazioni svolte dalla banca.
In funzione finanziaria, il factor gestisce i fondi dell'imprenditore ed anticipa i crediti di fornitura.
Questo tipo di contratto è generalmente usato da imprenditori che lavorano con debitori che pagano a lunga scadenza (ad esempio la pubblica amministrazione) per far sì che abbiano liquidità disponibile in ogni dato momento; in questo caso il factoring funge da finanziamento vero e proprio per l'imprenditore.
Clausole del contratto
Come si è detto, con la stipula di un contratto di factoring, l'imprenditore cede i suoi crediti ad un soggetto professionale che li gestisca, a seguito del pagamento di una commissione.
Il contratto stesso può contenere due diverse clausole: pro soluto o pro solvendo.
Nel primo caso, ossia con clausola pro soluto, il factor assume il rischio di inadempimento del debitore e s'impone di rispettare tutti gli obblighi che ha assunto.
Nel secondo caso, ossia con clausola pro solvendo, il rischio dell'inadempimento dei debitori rimane a carico del cedente (l'imprenditore).
Questo vuol dire che il factor risponde in modo completamente diverso qualora il debitore non paghi: nel contratto pro solvendo, infatti, il factor può chiedere indietro quanto ha corrisposto all'imprenditore al momento della stipula; richiesta impossibile nel contratto pro soluto.
Pagamento a scadenza
Il factoring pro solvendo è la forma maggiormente realizzata nella prassi per la maggiore semplicità e il minor rischio sostenuto dalla factor.
Se l'impresa di factoring cede i crediti alla loro naturale scadenza, si parla di "maturity factoring".
Da un punto di vista contabile, la 1° scrittura in partita doppia prevede, alla data di firma del contratto, l'addebitamento delle commissioni, il cui pagamento sarà regolato in seguito con chiusura del debito verso la società di factoring:
1. Commissioni di factoring a Debiti vs Factor
2. Debiti vs Factor a Banca c/c
La peculiarità dell'operazione con pagamento a scadenza è il mantenimento in bilancio dei crediti commerciali da parte dell'impresa cedente. Infatti, i rischi sono ancora in capo alla suddetta società e saranno eliminati solo alla riscossione.
A questo punto la rilevazione contabile sarà la seguente:
3. Banca c/c a Crediti vs Clienti.
Pagamento anticipato
Invece, nel "conventional factoring", una parte dei crediti viene anticipata dalla factor prima della naturale scadenza degli stessi. Ciò comporta che la società di factoring assuma in questo caso, al contrario di quello esaminato in precedenza, il ruolo di società finanziatrice e non di mera garante dei crediti.
Alla data di concessione dell'anticipo la società cedente dovrà rilevare contabilmente l'operazione come segue:
1. Diversi a Debiti vs Factor Banca c/c Interessi passivi di Factoring Commissioni di Factoring.
Alla data di riscossione dei crediti, che ricordiamo essere sempre in bilancio della cedente per via della clausola pro solvendo, viene riscosso il saldo del finanziamento e contestualmente chiusi il debito verso la factor e i crediti commerciali:
2. Diversi a Crediti vs Clienti Banca c/c Debiti vs Factor.
Contratto pro soluto
La caratteristica fondante del factoring pro soluto, come anticipato, è la totale cessione dei rischi gravanti sui crediti all'impresa di factoring. La conseguenza naturale è la rimozione dei crediti commerciali in bilancio da parte della cedente e la loro sostituzione con i crediti vantati verso la factor. Contabilmente, si registrerà:
1. Crediti vs Factor a Crediti vs Clienti
Al momento dell'anticipazione da parte dalla factor, la cedente dovrà effettuare una rilevazione simile a quella discussa prima in merito al conventional factoring pro solvendo. Vi è una differenza sostanziale e rilevante, tuttavia. Nella fattispecie di prima, la cedente addebitava commissioni e interessi col conto Debiti vs Factor; ora vanno a stornare il credito vantato nei confronti dell'impresa di factoring:
2. Diversi a Crediti vs Factor Banca c/c Interessi passivi di Factoring Commissioni di Factoring.
Arrivati alla maturity del contratto, la factor salderà il debito residuo detentuto nei confronti della cedente: 3. Banca c/c a Crediti vs Factor.