Introduzione
La pensione è uno dei temi più discussi negli ultimi tempi: pensioni che sono slittate più avanti nel tempo, pensioni che alcuni non riescono ad ottenere... Ma che cos'è di preciso una pensione? Essa consiste in una quantità di denaro (una sorta di stipendio) che una persona riceve non appena totalizza un certo numero di anni di lavoro. Questo sistema è presente in ogni parte del mondo, anche se in modi differenti: la pensione può essere pubblica o privata, inoltre, dipende da alcuni fattori. Per citarne alcuni, esiste la pensione di anzianità (o di vecchiaia), che si può ottenere quando si raggiunge una determinata età, o anche quelle di invalidità o reversibilità che fanno parte della pensione sociale. Questa guida vi sarà utile per capire come funziona una pensione in Italia.
Lo schema di una pensione
Per poter ottenere una pensione è necessario versare, negli anni in cui si ha una vita lavorativa attiva, un certo capitale nelle casse dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale: si tratta dell'ente previdenziale principale sul territorio italiano. Il denaro versato prende il nome di "contributo", e rappresenta una percentuale della retribuzione che i lavoratori sono obbligati a versare e che viene pagata in parte dallo stesso lavoratore e in parte dal datore di lavoro. Quando il soggetto smette di lavorare perché ha raggiunto una certa età, percepirà una rendita vitalizia in funzione di quanto ha versato e di un coefficiente che tiene conto di alcuni fattori, come l'età in cui inizia la rendita, il sesso del soggetto e così via.
La pensione di anzianità e la pensione di vecchiaia
Tutti i sistemi pensionistici, in generale, seguono più o meno questo schema base. In Italia sono due le principali forme di pensione: quella di anzianità e quella di vecchiaia. Per ottenere la prima occorre aver accumulato un certo numero di anni di contribuzione; è dunque subordinata al raggiungimento del limite di età. La seconda, invece, riguarda l'età: si ottiene, infatti, raggiungendo la cosiddetta "età pensionabile", ovvero il limite di età previsto dalla legge, raggiunto il quale si ha diritto a lasciare il posto di lavoro.
Il sistema contributivo
Per calcolare la pensione si può utilizzare il sistema retributivo, contributivo o misto. Attualmente però, una serie di riforme ha puntato verso il sistema contributivo, che dovrebbe rimanere l'unico in vigore. Esso si basa sul capitale versato negli anni di vita lavorativa, ma dipende anche dal PIL dello Stato e dall'età del soggetto interessato. È anche vero poi che ci sono differenze nella riforma in base all'età, e ai lavoratori più "vecchi" viene applicato un sistema di calcolo misto tra il retributivo e il contributivo.
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Consigli
- Informarsi sulla pensione fin da quando si inizia a lavorare è un buon modo per non ritrovarsi senza dopo aver raggiunto una certa età.