Come funziona la retribuzione nel contratto a chiamata
Introduzione
Nell'ambito dei contratti di lavoro di tipo occasionale, esiste il "contratto a chiamata". Denominato anche "contratto a intermittenza" oppure "job on call". Si tratta di un tipo di contratto di lavoro di introduzione piuttosto recente. Si disciplina con l'art. 13 del D. Lgs. 81/2015. Dal 1 gennaio 2018, potrebbe essere la valida soluzione alternativa all'abolizione dei voucher. Nella fattispecie, qui di seguito vedremo come funziona la retribuzione del contratto a chiamata.
Occorrente
- Informazioni chiare sul contratto di lavoro a chiamata.
Come funziona il contratto di lavoro a chiamata
Prima dell'esame della retribuzione, specificheremo meglio il funzionamento del contratto a chiamata. Si tratta di un contratto di lavoro di tipo subordinato. Attraverso di esso il lavoratore offre la sua disponibilità al datore di lavoro ad intermittenza. Ossia fornisce le sue prestazioni lavorative in maniera saltuaria e discontinua. Il tutto in periodi di tempo prefissati: settimanali, mensili o annuali.
Come si articola il contratto di lavoro a chiamata
Il contratto di lavoro a chiamata si suddivide in due tipi. A differenza dell'altro, uno prevede l'obbligo della corresponsione di un'indennità di disponibilità. L'indennità scaturisce dal vincolo del lavoratore alla chiamata del datore di lavoro. Qualsiasi soggetto può aderire a questo tipo di contratto. Se ne escludono però le Pubbliche Amministrazioni e le imprese prive della valutazione dei rischi. Naturalmente, secondo le norme in vigore sulla sicurezza dei posti di lavoro.
Come si stipula il contratto di lavoro a chiamata
La validità del contratto di lavoro a chiamata richiede la stipula in forma scritta. Il contratto scritto deve indicare diversi punti necessari. Ovvero, il periodo ed il luogo della prestazione lavorativa. E le modalità della disponibilità con il relativo preavviso. Si dovrà anche specificare il trattamento economico dovuto al lavoratore. Il tutto, chiarendo le modalità ed i tempi di pagamento. Tra i punti salienti del contratto, esiste l'indicazione delle presenze. Nonché la forma adottata dal datore di lavoro per la richiesta delle prestazioni lavorative.
Come si corrisponde la retribuzione del contratto di lavoro a chiamata
Ecco infine come funziona la retribuzione nel contratto a chiamata. Il lavoratore ha diritto ad una paga oraria come quella di un lavoratore subordinato di pari livello. Oltre ad una indennità di disponibilità del 20% per la presenza garantita in precisi periodi. L'indennità decade nel caso di rifiuto della chiamata da parte del lavoratore. In caso di vincolo, una mancata giustificazione da parte del lavoratore comporta dei rischi. Cioè quello della risoluzione del contratto. Ma anche quello della restituzione dell'indennità del mese successivo al rifiuto stesso.
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Consigli
- Concordare in modo preciso e chiaro la propria disponibilità con il datore di lavoro.