Come funziona la cessione del quinto dopo un licenziamento
Introduzione
La cessione del quinto è una forma di prestito che viene utilizzata dai lavoratori o dai pensionati. Si tratta di un valido strumento finanziario per affrontare momenti particolari, imprevisti o spese urgenti. La cessione del quinto è un prestito con tasso fisso e può essere richiesto per diversi motivi: per acquisto di un auto, per ristrutturazione casa, per pagare un viaggio anche per saldare un debito. Il lavoratore, oppure il pensionato, non ha alcun obbligo di motivare la domanda della cessione del quinto. Vediamo come funziona la cessione del quinto in caso di licenziamento.
Cessione del quinto nel caso di licenziamento.
Quando viene stipulato una cessione del quinto, il lavoratore deve necessariamente autorizzare il vincolo del suo TFR (cioè il compenso maturato per "Trattamento di fine rapporto") a favore dell'istituto di credito che ha erogato il prestito in questione. Per tutelare chi eroga il finanziamento, oltre al vincolo del TFR, vi sono anche delle polizze assicurative. Perciò in caso di licenziamento il debito viene in qualsiasi caso saldato.
Diversi casi che si possono verificare in caso di licenziamento.
In caso di licenziamento si possono verificare 2 casi: il debito è maggiore del TFR maturato, oppure il debito è inferiore al TFR del lavoratore. Nel primo caso il dipendente resterà nello status debitore nei confronti dell'istituto di credito e sarà chiamato ad estinguere il debito con un bonifico. Nel secondo caso interviene la società assicurativa che effettuerà un pignoramento sulla busta paga, liberando il lavoratore licenziato dalla condizione di debitore nei confronti dell'istituto di credito.
Cosa accade a seguito di un licenziamento quando si ha la cessione del quinto dello stipendio.
Con la cessione del quinto nasce una specie di meccanismo a catena tra i vari soggetti interessati, che sono l?istituti di credito cha ha erogato il prestito, la società di assicurazioni che interviene in caso di insolvenza, l?aziende e lavoratori. Quando il lavoratore licenziato ha una cessione del quinto sul suo stipendio si crea una situazione molto particolare e delicata. I motivi del licenziamento possono essere diversi e anche non strettamente collegati alla situazione del lavoratore, come nel caso di fallimento dell'azienda. Quando il lavoratore ha in atto un una cessione del quinto, è compito dell?azienda stessa interessarsi a trattenere in busta paga l?importo del debito contratto dal lavoratore allo scopo di coprire il debito con l?istituto di credito.
Quando è l'azienda ha decidere il licenziamento va a costituire la passività in bilancio.
Quando il licenziamento è invece motivato da una giusta causa e quindi viene generato per volontà dell?azienda, allora la società di assicurazione potrebbe non corrispondere nessun indennizzo all?istituto di credito che ha erogato il prestito e quindi il credito va a costituire la passività sul bilancio dell'azienda.