Come funziona l'isopensione
Introduzione
Se nel corso della vostra vita lavorativa avete versato abbastanza contributi, una volta raggiunta l?età prevista dalla legge potrete accedere alla pensione di vecchiaia. In tal modo otterrete un trattamento pensionistico proporzionato ai contributi versati. Lo stesso accade se raggiungete in anticipo il requisito contributivo previsto dalla normativa per l?accesso alla pensione anticipata. Come ben saprete, la legge n.92 del 2012, più nota come legge ?Fornero?, ha introdotto delle novità importanti per quanto riguarda i requisiti d?accesso alla pensione, richiedendo maggiori sacrifici ai lavoratori. Tuttavia, per i lavoratori impiegati in aziende con più di 15 dipendenti, esiste una ulteriore possibilità di uscita anticipata rispetto all'età pensionabile (fino a 7 anni di anticipo) prevista dalla legge ?Fornero?. Questo, però solo se l'azienda accetta di farsi carico degli oneri relativi all?assegno e ai contributi per il lavoratore per tutto il periodo dell?anticipo. Tale assegno prende il nome di isopensione. Ma vediamo insieme, nel dettaglio, quali sono i requisiti richiesti e come funziona l'isopensione.
Occorrente
- Modulo di richiesta reperibile sul sito INPS;
La sottoscrizione dell'accordo
Per poter accedere all?isopensione è necessario, innanzitutto, che l?impresa sottoscriva un accordo con le organizzazioni sindacali rappresentate all?interno dell?azienda stessa. Tali accordi, mirati alla gestione degli esuberi, consentono ai lavoratori di usufruire di un?uscita agevolata verso la pensione. L?adesione di un lavoratore non è obbligatoria, ma di solito l?azienda cerca di favorire l?accesso all?isopensione dei propri dipendenti, incentivando tale adesione. L?isopensione rappresenta uno strumento molto utile per favorire il ricambio generazionale dei dipendenti di un?azienda.
La copertura dell'assegno
L?azienda si fa carico della copertura dell?assegno pensionistico del proprio lavoratore, il quale, attraverso l?isopensione, può ottenere un anticipo di 4 anni rispetto alla decorrenza ordinaria della propria pensione (sia per quella di vecchiaia che per quella anticipata). Per il trienno 2018-2020, tale anticipo è stato esteso a sette anni. In questo periodo, l?azienda verserà anche i contributi per quel lavoratore: per questo motivo, l?importo dell?isopensione sarà leggermente inferiore all?importo dell?assegno pensionistico. Questa differenza verrà poi integrata alla liquidazione della prima rata di pensione.
La domanda dell'isopensione
La domanda di accesso all?isopensione dovrà essere presentata all?Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, direttamente dall?azienda presso il quale è impiegato il lavoratore. La sede INPS competente alla gestione della pratica, sarà quella territorialmente competente in base alla residenza del lavoratore. Il modello di domanda, dovrà essere compilato in ogni campo e al termine dovrà essere sottoscritto dal dipendente e dall?azienda. Il modulo per la richiesta dell?isopensione può essere reperito sul sito dell?INPS nella sezione modulistica, o attraverso il seguente link https://www.inps.it/archivio/2017/la-pensione/fondi-di-solidarieta-prestazioni-di-accompagnamento-alla-pensione/prestazioni-di-accompagnamento-alla-pensione.
La differenza con gli anticipi pensionistici
L?isopensione è una misura diversa dall?APE sociale,dall?APE volontaria e dall'APE aziendale. Quest?ultima forma di prepensionamento, in particolare, consiste in un?indennità erogata dall?Istituto Previdenziale, a titolo di anticipo pensionistico. Per poter accedere a questa indennità il lavoratore deve aver compiuto almeno 63 anni ed essere in possesso di un minimo di venti anni di contributi. La normativa prevede, inoltre, che la somma percepita dal lavoratore nel periodo che manca alla pensione di vecchiaia dovrà poi essere restituita a rate all?INPS sul proprio trattamento pensionistico, per venti anni. Mentre l?isopensione prevede il pagamento, non da parte del lavoratore, ma da parte dell?impresa, dell?importo relativo ai contributi necessari per il raggiungimento del requisito di accesso alla pensione. In tal modo, una volta raggiunto il requisito per la pensione, l?assegno dell?isopensione cesserà e si potrà percepire l?assegno pensionistico maturato in maniera piena.
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Consigli
- Fatevi assistere da un Ente di Patronato, che vi aiuterà nel controllo della vostra posizione e nella compilazione della domanda da inviare all’INPS, gratuitamente;