Come funziona il sistema fiscale in Finlandia
Introduzione
In Finlandia il sistema fiscale è capillare e molto efficiente. Le tasse sono alte e la pressione fiscale complessiva ammonta, nel complesso, a quasi il 45% del PIL procapite. Le imposte dirette si basano soprattutto sul reddito personale e superano il 16%. Quelle indirette invece supera il 14%. Un tassello fondamentale del sistema fiscale in Finlandia sono i comuni. Infatti i governi locali ricevono percentuali molto elevate degli introiti della tassazione. Il governo statale, d'altro canto, riceve circa la metà dei contributi. Il sistema fiscale in Finlandia è simile a quello di Danimarca e Svezia. Qui infatti i comuni ricevono almeno un quarto delle entrate fiscali. Ai comuni infatti vanno l'imposta municipale, dei contributi da parte delle società, e l'imposta immobiliare. Inoltre ricevono una parte delle entrate fiscali anche le chiese. Vediamo nel complesso come funziona la tassazione in Finlandia.
La pressione fiscale
Secondo le statistiche, la Finlandia ha una pressione fiscale tra le più alte al mondo e si piazza al sesto posto di questa speciale classifica, ma poiché ha adottato l'euro come moneta, il suo sistema fiscale è comunque ispirato a quelle che sono le direttive dell'Unione Europea.
Imposte sui redditi
I redditi che vengono tassati sono quelli provenienti dal lavoro e dal capitale. Per quanto riguarda i redditi da lavoro, essi subiscono un'imposizione progressiva, l'aliquota cioè viene innalzata con l'aumentare del reddito, prevedendo anche una fascia di esenzione per coloro che hanno redditi bassi. Si va da una percentuale del 6,5% per redditi tra 16.000 ai 24.000 euro fino al 31,5% per coloro che superano i 70.000 euro annui. I lavoratori però devono pagare anche un'altra imposta il cui introito spetta ai comuni che determinano anche l'aliquota che può essere stabilita tra il 16,5% e il 22,5%.
Imposte sulle società e church tax
Le persone giuridiche, ovvero le società, sono invece tenute al pagamento dell'imposta prevista per esse, la cui aliquota è pari al 24,5%, ma può incrementare fino ad arrivare al 28% nel caso in cui la società agisca come gruppo. Il denaro incamerato non è tutto destinato allo stato, una parte di esso è convogliato ai Comuni e un'altra parte alle due chiese che sono riconosciute ufficialmente. La tassazione sulle società consiste anche nel pagamento di una percentuale pari al 5% sui dividendi degli utili. Nel Paese scandinavo esiste anche un'imposta "religiosa": è la Church Tax, che tutti coloro che sono luterani o ortodossi sono obbligati a pagare. Questa imposta viene applicata dai Comuni, i quali deliberano anche l'aliquota che deve essere compresa tra 1% e 2,0%, con una media dell'1,4%.