Come funziona il sistema fiscale in Cina
Introduzione
L'oriente attira a sé moltissimi italiani (e non solo) in cerca di lavoro. In particolare la Cina, divenuta ormai una delle più grandi potenze mondiali, dà lavoro a tantissime persone di nazionalità diverse. Se anche voi avete deciso di trasferirvi in Cina per lavoro, è bene che voi vi informiate su tutti gli aspetti che riguardano in sistema fiscale in Cina. A tal proposito in questa guida cercheremo di chiarirvi un po' le idee. Oggi infatti vi mostreremo come funziona il sistema fiscale in Cina.
Le vecchie imposte
A seguito della fondazione della Repubblica Popolare in Cina, avvenuta nel 1949 venne eseguita una conferenza sulla Tassazione, dalla quale vennero formulati 12 articoli per eseguire l'implementazione dell'amministrazione Fiscale cinese le quali ne definivano precisamente i parametri. La struttura fiscale Cinese ruotava attorno a quattro importanti imposte, ossia le imposte commerciali e industriali, l'imposta sull'agricoltura, i dazi doganali e l'imposta sul sale. Essendo la Cina un paese socialista il sistema fiscale venne reso drasticamente semplice poiché i dazi industriali e commerciali comprendevano al loro interno un vasto numero di categorie, sottocategorie e, quindi, aliquote. Per moltissimi anni essa venne attuata come principale strumento d'imposta, gravando pesantemente sulle attività private per scoraggiarle a produrre.
Le "Quattro Modernizzazioni"
Le cose però cambiarono nel corso degli anni Settanta. Il governo cinese dovette allora cambiare il sistema fiscale cinese e lo fece attraverso la cosiddetta politica delle "Quattro Modernizzazioni". Tramite questo provvedimento si ridusse notevolmente la pianificazione centrale.
Le ultime modifiche e l'ingresso nell'Organizzazione Mondiale del Commercio
Infine, negli anni novanta, venne attuata una nuova riforma di imposizione fiscale per eliminare completamente le differenze di tassazione che separavano i cinesi dagli stranieri. Questo comportò sia una semplificazione del sistema fiscale del Paese asiatico avvicinando lo stesso agli apparati tributari moderni occidentali. In particolare le imposte furono ridotte numericamente, da 36 passarono a 18 e venne sfruttata un'unica imposta sul valore aggiunto. La Cina impose una politica fiscale, in quanto membro dell'Organizzazione Mondiale del Commercio dal 2001, razionale e ispirata a criteri di chiarezza. Questo comportò delle pressioni interne a dir poco indifferenti, per la distribuzione del reddito legate al tessuto sociale e portarono il sistema fiscale a diventare uno strumento di welfare improving.
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