Innanzitutto, bisognerà rispettare perfettamente ogni singolo passo burocratico, per non ritrovarsi nel futuro con problematiche legali che potrebbero comportare notevoli fastidi oltre che perdite di soldi. Il locatario, ossia colui che ha preso in locazione l'oggetto (di solito un immobile), dovrà comunicare entro i giusti termini di anticipo la sua intenzione di recedere dal contratto al locatore, ossia il proprietario dell'immobile. I termini di preavviso sono indicati nel contratto stesso, di norma si aggirano intorno ai 6 mesi, salvo sia stato disposto diversamente dalle parti e precisato nel contratto in un paragrafo dedicato proprio alla risoluzione anticipata della locazione. La comunicazione di recesso deve essere inviata a mezzo posta Raccomandata (con ricevuta di ritorno, da oggi è possibile farlo anche con altre aziende riconosciute oltre a Poste Italiane!), oppure consegnarlo a mano al locatore e farsi firmare una ricevuta. Nel documento di preavviso dovranno essere riportate, oltre all'intenzione di voler recedere dal contratto, anche il numero stesso con cui è stato registrato e protocollato il contratto, i vari dati anagrafici e fiscali dell'una e dell'altra parte, i dati dell'immobile in questione.