Come fare un decreto ingiuntivo
Introduzione
Nella guida che segue, passo dopo passo, spiegherò come fare un decreto ingiuntivo. Può succedere ad esempio che, per svariati motivi, non si riesca a riscuotere un credito e non sono valse a nulla le varie lettere di diffida al debitore. Non è assolutamente necessario intentare una causa al debitore, in quanto se si è in possesso di un documento qualsiasi che attesti il credito, per esempio una fattura, si può ricorrere proprio ad uno strumento alternativo, ossia il decreto ingiuntivo, il quale è semplice, veloce ed economico rispetto ad un normale processo.
Occorrente
- Fattura di vendita
- Assegno bancario
- Cambiale
- Contratto firmato
- Richiesta di decreto ingiuntivo
La definizione del decreto ingiuntivo
Parlando di definizione di decreto ingiuntivo, va detto che quest'ultimo non è altro che una procedura speciale prevista dal Codice di Procedura Civile e che è alternativa al giudizio ordinario di cognizione. Il decreto ingiuntivo stesso è rivolto dunque a garantire una tutela immediata a tutti coloro che vantino un credito di una somma di denaro, di una cosa mobile determinata data in prestito a terzi oppure di beni fungibili. Va tenuto sempre presente che la restituzione di beni immobili non è inclusa nelle possibilità di richiesta proprie del decreto ingiuntivo.
Le tipologie di decreto ingiuntivo
Per quel che riguarda le tipologie del decreto ingiuntivo, va specificato che queste ultime sono numerose e hanno come primo presupposto una prova scritta per poter effettuare la relativa richiesta. Bisogna innanzitutto tenere presente che il concetto di prova scritta trova un vasto campo di applicazione. Infatti, essa non si limita soltanto al tipico contratto, all'ordinativo o alla dichiarazione scritta firmata dal debitore, ma prevede anche casi in cui vi siano la fattura emessa dal creditore o la parcella del professionista, nonché i mutui, gli assegni, le cambiali, le assicurazioni e molto altro ancora. La richiesta del decreto ingiuntivo presuppone che, nel caso in cui si debba pagare una somma di denaro, il credito sia liquido, certo ed esigibile.
La richiesta del decreto ingiuntivo
La richiesta del decreto ingiuntivo presuppone innanzitutto che, nel caso in cui si debba pagare una somma di denaro, il credito sia liquido, certo ed esigibile. La richiesta stessa deve essere fatta da un avvocato per somme che sono al di sopra dei 1100 euro. Nel caso di somme inferiori, la richiesta può essere avanzata direttamente dalla parte interessata. La presentazione della richiesta del decreto ingiuntivo deve essere effettuata al giudice del luogo competente, il quale può essere, a seconda del valore del credito, il giudice di pace fino a 5 mila euro oppure il tribunale per somme superiori. Nel caso in cui si tratti di decreto ingiuntivo presentato da avvocati o notai nei confronti dei propri clienti, il giudice competente può essere anche quello del luogo in cui ha sede il consiglio dell'ordine o il consiglio notarile.
Le scelte del debitore dopo la notifica del decreto ingiuntivo
Una volta che la richiesta di decreto ingiuntivo è stata correttamente notificata al debitore, quest'ultimo può avvalersi di tre scelte. Nel primo caso può pagare subito e quindi mettere fine alle pretese del creditore. Nel secondo caso invece, può fare opposizione entro 40 giorni attraverso il proprio avvocato, andando ad instaurare di conseguenza un vero e proprio processo ordinario nel corso del quale spetterà al creditore dimostrare l'esistenza del credito attraverso prove diverse rispetto a quelle presentate all'inizio. Nel terzo caso, il debitore può non pagare e non fare opposizione al decreto ingiuntivo. Trascorso il 41° giorno, il decreto ingiuntivo avrà dunque il valore di una sentenza definitiva e si avvierà la procedura di pignoramento dei beni del debitore.
L'applicazione del decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo
In alcuni casi può verificarsi anche l'applicazione del decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo. Il creditore infatti può chiedere al giudice, nel proprio ricorso, di concedere la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo. In queste circostanze, il debitore è tenuto a pagare immediatamente dopo la notifica del decreto ingiuntivo e senza aspettare i 40 giorni come previsto nella procedura ordinaria, fermo restando che entro tale termine può sempre fare opposizione. Nel caso in cui non avvenga il pagamento, il creditore può avviare immediatamente la procedura di pignoramento dei beni. L'applicazione del decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo può avere luogo soltanto in presenza di assegni o cambiali, oppure quando vi possa essere grave pregiudizio nel ritardo che può consistere nella probabile infruttuosità dell'azione esecutiva.
Guarda il video
Consigli
- E' consigliabile non attendere troppo tempo per presentare la richiesta di decreto ingiuntivo.