Come fare la contestazione di adeguamento Istat del canone di locazione
Introduzione
Il canone d'affitto è quella somma di denaro che l'inquilino deve corrispondere al padrone di casa per usufruire di un immobile e che viene pagata solitamente con una cadenza prefissata mensile, bimestrale ed in casi più rari con intervalli più lunghi. A volte, si deve anche pagare un deposito cauzionale, se scritto sul contratto, a titolo di garanzia. L'inquilino, cioè il conduttore, può mettersi d'accordo con il padrone di casa, cioè il locatore, seguendo altre modalità. Il canone d'affitto infatti può essere libero, con durata 4+4 anni e in contratto verrà segnato l'ammontare senza limiti, ma con gli aggiornamenti che devono seguire un andamento definito dall'indice Istat. La legge consente l'aggiornamento contro l'inflazione e quindi l'aumento dell'affitto per tutto il contratto. Può succedere che in caso di imprecisioni sia possibile contestare l'aggiornamento stesso. Quindi, ecco come fare la contestazione di adeguamento Istat del canone di locazione.
Occorrente
- Contratto d'affitto
- Lettera di contestazione
- Gazzetta Ufficiale per indici Istat
Inserire la clausola
Se viene stabilito da ambedue le parti interessate di non attenersi ad un contratto standard, è possibile redigerne uno che si adatti alle esigenze di locatario e locatore. In caso di contratto realizzato ad hoc, però, ci sono alcuni elementi che devono essere attentamente ponderati, ed è sempre bene consultarsi con un esperto, come un geometra o almeno un immobiliarista per riuscire a capire quanto effettivamente possa risultare vantaggiosa la scelta. Le parti potrebbero accordarsi per un canone d'affitto aggiornato annualmente all'indice Istat, ma devono inserire questa precisazione nel contratto d'affitto stesso. Se questa clausola nel contratto viene a mancare il locatore non può pretendere l'adeguamento, ma deve accettare solo il canone fisso, che non potrà aumentare per tutta la durata del contratto.
Stabilire l'aggiornamento
Le parti inoltre si possono mettere d'accordo su un aggiornamento automatico o su domanda del locatore. Nel primo caso, nel contratto d'affitto è stata inserita la clausola di aggiornamento Istat automatico e il locatore non può presentare nessun'altra pretesa. L'inquilino però è tenuto a pagare l'aggiornamento se non vuole incappare in problemi di ordine legale che possono anche condurlo di fronte ad un giudice per una casa civile, che spesso risulta non conveniente. Se non si attiene a questa norma, il locatore allora può chiedere le somme non ricevute nell'arco dei cinque anni precedenti, sempre che rientrino nel contratto. Nel caso invece di aggiornamento Istat del canone d'affitto su richiesta del locatore, quest'ultimo può effettuarla verbalmente o per fatti concludenti. Infatti il padrone di casa ha diritto ad avere l'aggiornamento Istat dell'anno in corso.
Scrivere la lettera
Le parti potrebbero accordarsi sull'aggiornamento Istat del canone al 100% della variazione oppure possono accettare altri indici concordati, sempre che questi indici non provochino un aumento eccessivo dell'affitto dando origine ad uno squilibrio del contratto stesso, magari a favore del locatore. È questo il caso di una contestazione che verrà poi valutata da un giudice secondo le situazioni economiche di entrambe le parti, al fine di ritenere giuste le prestazioni e la clausola stessa, nel caso in cui si debba ricorrere ad un processo. Per fare la contestazione, bisogna scrivere in mezzo alla pagina a grandi lettere: Contestazione Adeguamento Istat. A capo e a sinistra si deve scrivere: "Raccomandata A. R." e sotto la data. Mentre a destra scrivere il nominativo e l'indirizzo del destinatario. Poi a capo si inizierà con il corpo della contestazione: "La presente per comunicarLe ad ogni effetto di legge che la richiesta da Lei formulata in data... E relativa all'aggiornamento Istat del canone nella misura di Euro... Pari all'applicazione dell'indice..., potrebbe non essere uguale all'indice reso noto dall'Istat per il mese di... Che è pari a... Come pubblicato della G. U. N... Del..." Alla fine, ci saranno i saluti e il nominativo e l'indirizzo del mittente.
Consigli
- È bene informarsi sempre sugli adeguamenti Istat