Il canone d'affitto è quella somma di denaro che l'inquilino deve corrispondere al padrone di casa per usufruire di un immobile e che viene pagata solitamente con una cadenza prefissata mensile, bimestrale ed in casi più rari con intervalli più lunghi. A volte, si deve anche pagare un deposito cauzionale, se scritto sul contratto, a titolo di garanzia. L'inquilino, cioè il conduttore, può mettersi d'accordo con il padrone di casa, cioè il locatore, seguendo altre modalità. Il canone d'affitto infatti può essere libero, con durata 4+4 anni e in contratto verrà segnato l'ammontare senza limiti, ma con gli aggiornamenti che devono seguire un andamento definito dall'indice Istat. La legge consente l'aggiornamento contro l'inflazione e quindi l'aumento dell'affitto per tutto il contratto. Può succedere che in caso di imprecisioni sia possibile contestare l'aggiornamento stesso. Quindi, ecco come fare la contestazione di adeguamento Istat del canone di locazione.