Come esportare prodotti alimentari all'estero
Introduzione
Negli ultimi anni, la tendenza ad esportare prodotti di ogni genere in tutto il mondo è generalmente aumentata. In parte, vista la crisi economica che attanaglia molti Paesi tra cui l'Italia, si cercano nuove fonti di guadagno all'estero, e d'altro canto il processo di esportazione è notevolmente facilitato dalla globalizzazione grazie a prezzi contenuti, spostamenti rapidi e diffusione delle lingue parlate. I prodotti alimentari sono molto gettonati per quanto riguarda le esportazioni, e questo è vero se si tratta di cibi italiani famosi in tutto il mondo. Nella presente guida vedremo cosa serve per esportare prodotti culinari all'estero, con pratici consigli su come cimentarsi in questa delicata nonché redditizia operazione.
Conoscere la lingua inglese
Innanzitutto per poter effettuare degli scambi internazionali, occorre conoscere perlomeno l'inglese come seconda lingua, e conviene anche essere affiancati da figure professionali come consulenti o agenti, che siano in grado di parlare bene almeno la suddetta lingua diventata oramai internazionale. Se si riesce a trovare personale in grado di parlare la lingua del mercato in cui si vuole operare è ancora meglio.
Rivolgersi all'ente preposto al commercio estero
Il modo più pratico ed immediato di esportare i propri prodotti è rivolgersi all'ente preposto e precisamente all'Istituto per il Commercio Estero governativo che affianca le aziende in questo tipo di operazioni. In alternativa ci si può affidare a consulenti privati del settore, facilmente rintracciabili su internet ed in questo caso, converrebbe cercarne uno che abbia già avuto rapporti con il Paese in cui verrà importata la nostra merce. Ogni Paese ha le sue normative, quindi andando ad esportare un prodotto è fondamentale conoscerle a fondo. Questo è doppiamente importante per i prodotti alimentari, dato che bisognerà eventualmente adattare l'etichetta, la confezione ed altre caratteristiche del prodotto per renderlo idoneo. Per conoscere questo genere di informazioni, basta documentarsi sul paese in cui si vuole operare, leggendo le normative vigenti sia su internet che attraverso appositi consulenti di import/export.
Adottare strategie pubblicitarie
Per far conoscere il proprio marchio, è possibile adottare diverse strategie come ad esempio effettuare delle inserzioni pubblicitarie all'interno di riviste specializzate nel settore, oppure un'altra iniziativa può essere di partecipare ad eventi internazionali sapendo parlare bene l'inglese o meglio ancora la lingua del Paese in questione. In questa maniera il prodotto avrà una visibilità ben maggiore dalla semplice esposizione sullo scaffale di un supermercato, e ripagherà il tempo ed il denaro speso per pubblicizzarlo.
Organizzare i mezzi di trasporto degli alimenti
Per esportare i prodotti alimentari all'estero specie se di genere deperibile, è necessario organizzare i mezzi di trasporto. In relazione al quantitativo di merce è dunque importante munire furgoni o tir di cella frigorifero, in modo che gli alimenti arrivino a destinazione senza alcun problema in merito a freschezza e commestibilità. In Italia ci sono officine autorizzate che possono trasformare qualsiasi mezzo di trasporto e renderlo idoneo per la non deperibilità dei generi alimentari. Il consiglio ulteriore è di accompagnare ogni singola partita di merce con un relativo certificato che ne attesti data e luogo di imballaggio. Inoltre è indispensabile custodirli in cassette omologate evitando quindi quelle non a norma che oltre a creare problemi dal punto di vista della sicurezza alimentare, potrebbero anche far incorrere in pesanti multe e in alcuni casi anche al sequestro della merce da parte degli organi di controllo del paese di destinazione.