Introduzione
Da alcuni anni, la legge italiana presenta l'obbligo di convalida delle dimissioni. È infatti entrato in vigore un decreto interministeriale che disciplina le procedure relative alla presentazione delle dimissioni. Per combattere la pratica piuttosto frequente della "lettera di dimissioni in bianco" che vengono firmate nel momento dell'assunzione senza però apporvi alcuna data, il Governo ha decretato in merito. Si tratta dunque di un'onere che riguarda sia le dimissioni rassegnate in maniera spontanea dal lavoratore, sia le risoluzioni contrattuali lavorative consensuali. La regolamentazione è piuttosto recente: diverse sono le modalità che la caratterizzano, così come gli obblighi che il datore di lavoro è tenuto a rispettare. Nella seguente guida, passo dopo passo, vi forniremo maggiori informazioni in merito e capiremo insieme come e dove convalidare le dimissioni.
Occorrente
- Modulistica di comunicazione
Manifestare la volontà mediante documentazione ufficiale
Vediamo come e dove convalidare le dimissioni. Prima di tutto, sappiate che l'obbligo non sussiste quando le dimissioni o le risoluzioni contrattuali avvengono in contesti relativi alla riduzione del personale in sede sindacale o istituzionale. Per ricevere ulteriori approfondimenti, consultate la circolare del Ministero del Lavoro del 18/07/2012. Per realizzare la convalida, avete la possibilità di attenervi a due procedure differenti. In tutti e due i casi, manifestate le vostre volontà tramite documentazione ufficiale o dichiarazione esplicita davanti ad un funzionario.
Recarsi in un ufficio preposto
Ma ora entriamo nel vivo e scopriamo come e dove convalidare le dimissioni. Recatevi presso un ufficio competenze. È il legislatore in prima persona ad individuarlo. Potete recarvi presso una delle numerose Direzioni Territoriali del Lavoro o uno dei Centri per l'impiego. Avete la chance di convalidare le dimissioni in entrambe le sedi dedicate. Manifestate la vostra intenzione di concludere la collaborazione di lavoro ad un incaricato. Per farlo, presentatevi presso uno degli uffici preposti. Non dovete necessariamente attenervi a formalismi complicati nel corso di questo breve colloquio. In alternativa, ricordiamo che è possibile presentare le dimissioni anche online compilando l'apposito modulo. In tal caso la comunicazione di dimissioni viene spedita alla casella di posta elettronica certificata del datore di lavoro.
Convalidare le dimissioni
Per convalidare le dimissioni, potete anche presentare una posta in calce ai moduli di comunicazione obbligatoria. Questi ultimi possono essere relativi alla conclusione dei rapporti di lavoro tra dipendente e datore quindi, sono ben adeguati alla presentazione di dimissioni. Se volete, potete eseguire la convalida durante il periodo di preavviso. Infatti, non dovete attendere l'interruzione vera e propria della collaborazione. Nel caso di dimissioni per giusta causa, è necessario convalidare le dimissioni recandosi presso gli uffici del Ministero del Lavoro. Bisognerà portare con sé la lettera già presentata o inviata al datore di lavoro in cui dovrà essere indicata chiaramente la giusta causa per la quale intendete interrompere il vostro rapporto di collaborazione.
Conoscere gli obblighi del datore di lavoro
Ora diamo un'occhiata agli obblighi del vostro superiore. Quest'ultimo deve invitarvi a convalidare le dimissioni entro e non oltre i trenta giorni dalla fine della vostra collaborazione lavorativa. In caso contrario, ogni risoluzione perde efficace davanti alla legge. Se nei sette giorni successivi all'invito del vostro capo non presentate alcuna convalida ufficiale, risolverete il rapporto di lavoro. In tale settimana, potete anche revocare le dimissioni e riprendere il lavoro il giorno successivo alla revoca effettiva.
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Consigli
- Per un quadro chiaro dei vostri diritti, leggete attentamente la legge 92/2012 relativa al tema.