Come diventare verificatore ambientale
Introduzione
Se avete seguito un percorso di studi in ambito scientifico e avete una grande passione per la natura, se siete anche delle persone precise e con una buona capacità di gestione, propensi a lavorare nel campo ambientale e della consulenza alle aziende, sicuramente potete aspirare a diventare un verificatore ambientale. Si tratta di una di una professione di responsabilità, ma anche molto versatile e dotate di diverse mansioni. Attraverso i passi seguenti ci occuperemo di spiegarvi come intraprendere questa professione, quali sono gli ambiti in cui è richiesta e quelli che sono i requisiti necessari.
Occorrente
- Laurea (o diploma ad indirizzo scientifico o tecnico)
- Attestato ACCREDIA
- Titolo ministeriale di "Verificatore"
Cominciamo col dire che il verificatore ambientale si occupa di convalidare tutta la procedura, le relazioni e le certificazioni degli standard atti a valutare la corretta iscrizione di una data azienda presso l'elenco delle certificazioni del ministero. Sarà quindi vostra responsabilità la vidimazione (cioè l'autenticazione firmata a nome vostro) delle procedure delle aziende, attraverso il controllo meticoloso e rigoroso degli impianti e l'osservazione del ciclo di produzione: questa figura, quindi, richiede un occhio vigile e attento ai minimi particolari, in quanto in questo campo nulla è trascurabile.
Per svolgere questa professione dovete attenervi alla normativa "ISO 19011", cioè quella contenente le linee guida per la verifica dei sistemi di gestione ambientale, della qualità, della sicurezza e delle informazioni. I vostri studi cominceranno col conseguire un diploma, preferibilmente ad indirizzo tecnico o scientifico (della durata di cinque anni), per poi conseguire una laurea specialistica in Biologia, in Ingegneria per l'ambiente ed il territorio, in Chimica o Scienze ambientali. Dopo aver fatto esperienza sul campo, attraverso la frequentazione di tirocini formativi, dovrete seguire un percorso di formazione presso un ente certificato dall'ACCREDIA, ovvero l'Ente Nazionale di Accreditamento (nato nel 2010 dalla fusione di SINCERT, "Sistema Nazionale per l?Accreditamento degli Organismi di Certificazione e Ispezione", con il SINAL, "Sistema nazionale per l?accreditamento di Laboratori"). Dopodiché potrete proseguire conseguendo la qualifica di Verificatore.
Per ottenere il titolo di "Verificatore", che viene chiamato anche "Ecolabel", si ottiene presentando la relativa domanda al Comitato interministeriale Ecoaudit-Ecolabel. Una volta che avrete conseguito il titolo, potete lavorare come liberi professionisti oppure come consulenti di società specializzate nel settore, nonchè avrete la possibilità di partecipare a concorsi pubblici alle ARPA regionali o all'ISPRA. Dovrete petanto possedere delle competenze in chimica, strumenti di laboratorio, raccolta di dati, software specifici e capacità di analisi. Potrete proporre la vostra grande professionalità e capacità alle aziende che intendono certificarsi, oppure potrete essere chiamati direttamente dal Ministero a compiere dei sopralluoghi: le opportunità lavorative di sicuro non mancheranno se possedete una preparazione e un titolo di questo tipo.