Come diventare un biologo marino
Introduzione
Il biologo marino è un professionista che studia gli organismi che vivono in mare, trascorrendo gran parte del suo tempo nella raccolta di dati sulle specie vegetali e animali (dati che verranno poi analizzati in laboratorio) allo scopo di far progredire la comprensione delle specie e degli ambienti in cui gli organismi vivono. I biologi marini devono possedere conoscenze e competenze in biologia, chimica, fisica, geologia ed ecologia. Sono molte le aree di specializzazione aperte e percorribili per il biologo marino, e vanno dallo studio del comportamento animale alla biotecnologia. Alcuni biologi marini si concentrano su una particolare specie, mentre altri preferiscono delimitare il loro interesse all'analisi e a allo studio di una determinata regione geografica. I datori di lavoro dei biologi marini possono essere agenzie governative, organizzazioni ambientali marine, acquari, laboratori, istituti di ricerca e scuole. Detto ciò, vediamo come diventare un biologo marino.
Occorrente
- Laurea in biologia marina
- Laurea magistrale
- Tirocini
- Corsi di specializzazione
Il diploma e i corsi di specializzazione
Per diventare un biologo marino sarà necessario innanzitutto conseguire il diploma di scuola media superiore, meglio se in ambito scientifico, dopodiché bisognerà iscriversi presso un corso di laurea in biologia marina. Oltre alla via universitaria, sul web è possibile trovare numerosi corsi specializzanti nella tecnica subacquea, per cui tenete in considerazione anche questo fattore. Combinando gli aspetti appena elencati vi preparerete a svolgere al meglio le future attività e ricerche nel mare, come ad esempio prelevare campioni, effettuare spedizioni o realizzare reportage video e fotografici.
Il percorso di laurea
Durante il percorso di laurea in biologia marina, al secondo anno, avrete modo di effettuare un tirocinio che metterà gli aspiranti biologi alla prova sul campo. Dopo la laurea, oltre alla classica specializzazione in oceanografia, sarà possibile anche scegliere di fare esperienza nei centri di ricerca, nelle Università o in istituti ed enti che si occupano di gestione e tutela degli ambienti marini.
Il lavoro di biologo marino
In Italia è possibile lavorare in aziende che trattano la conduzione e la gestione degli allevamenti ittici, oppure in aziende che si battono per la tutela ambientale. Altre opportunità riguardano i lavori in parchi marini, in centri acquatici che allevano o si occupano di specie protette oppure nell'ambito dell'insegnamento e della formazione. Considerate anche l'opzione di lavorare all'estero. Il biologo marino è una figura professionale particolarmente richiesta nei paesi del Nord Europa, a differenza di quanto avviene in Italia.
L'adesione alle organizzazioni internazionali
Un altro metodo per far parte dell'ambiente lavorativo della biologia marina è l'adesione a grandi associazioni internazionali come WWF o Greenpeace, che da sempre si battono per la salvaguardia delle risorse marine e per il ridimensionamento della pesca industriale che minaccia sempre più i mari del mondo. Lavorare in questi ambienti è fondamentale per carpire informazioni e stimoli, potenziare le competenze e ampliare le conoscenze. Nel caso in cui desideraste altre informazioni su come diventare un biologo marino consultate il link: https://www.lavoroeformazione.it/lavoro/hai-sempre-sognato-di-diventare-biologo-marino-ecco-una-guida-per-te.
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Consigli
- Se avete altri dubbi a proposito dell'iter burocratico riguardante l'iscrizione alla facoltà di biologia marina con relativi corsi di studio, recatevi presso la segreteria della facoltà in cui intendete iniziare il percorso di laurea.