Come diventare tecnico ortopedico
Introduzione
La guida che vi proporremo avrà come argomento fondamentale l'opportunità di svolgere un percorso che porti al raggiungimento di un determinato obiettivo. Per essere specifici, vi spiegheremo come diventare un tecnico ortopedico. Possiamo incominciare subito a interessarci di questa tematica.
Il tecnico ortopedico è un operatore sanitario che, su prescrizione medica, si occupa di costruzione, adattamento, applicazione, riparazione di ortesi (cioè tutori), protesi, aiuti correttivi, sostituenti arti mancanti e di sostegno dell'apparato locomotore, con caratteristiche sia funzionali che estetiche. Addestra inoltre il paziente all'uso dei dispositivi applicati e collabora con altri professionisti alla sua riabilitazione.
Le facoltà
Per poter riuscire a esercitare la professione di tecnico ortopedico è strettamente necessario ottenere una laurea in Tecniche Ortopediche. Per farlo, bisogna seguire il corso triennale presso l'università. Ci sono diverse università che offrono questa possibilità, tra le quali troviamo quella di Pavia, quella di Genova, di Pisa, di Firenze, di Bologna, di Roma e anche quella di Reggio Calabria. Per potersi iscrivere al corso di laurea è necessario aver conseguito un diploma di scuola secondaria superiore di durata quinquennale. L'accesso agli studi è a numero programmato e bisogna superare un test di ammissione che prevede di cultura generale, logica, biologia, matematica, fisica e chimica.
Il corso di laurea
Il corso universitario comprendi un totale di circa 4600 ore, che è diviso in semestri. La divisione del totale delle ore è sostanzialmente composta da due gruppi: le ore di pratica, e quelle di teoria. Le ore di pratica sono 3000, mentre quelle di teoria sono le restanti 1600. Ci sono diversi esami, tra i quali troviamo: l'anatomia, fisiologia, biochimica, biologia applicata, patologia, chirurgia generale, diagnostica per immagini e radioterapia, genetica medica, neurologia, psicologia, informatica e diritto al lavoro. Chiaramente la frequenza è obbligatoria. Il corso si conclude con una prova finale consistente nella discussione di una tesi di tipo teorico-applicativo-sperimentale e nella dimostrazione dell'abilità pratica. Questa prova ha valore di esame di stato e abilita alla professione. Dopo aver conseguito la laurea triennale sarà possibile comunque anche proseguire gli studi con la frequenza del relativo corso di laurea magistrale.
Le opportunità di lavoro
Una volta che avrete terminato il vostro percorso di laurea, avendo così ottenuto una formazione nel settore, sarete diventati un professionista valido con una manualità precisa, una mentalità tecnica e una capacità di realizzare dispositivi funzionali per migliorare la qualità della vita dei pazienti disabili. Avrà anche disponibilità al rapporto interpersonale, sensibilità e pazienza. Egli potrà esercitare la professione come dipendente in strutture sanitarie pubbliche o private e anche in aziende che producono protesi e simili. Nel settore privato il tecnico potrà lavorare anche come libero professionista.