Come diventare psicologo penitenziario
Introduzione
Lo psicologo penitenziario è a tutti gli effetti uno psicologo, iscritto all'albo, con una laurea regolamentare in psicologia. Non esiste infatti un albo specifico per lavorare nelle carceri in qualità di psicoterapeuta e la psicologia penitenziaria è una branchia della psicologia giuridica. Il ruolo dello psicologo nei penitenziari è quello di sostenere i detenuti in un momento cruciale della propria vita, accompagnandoli durante questo percorso. Aiuterà infatti i detenuti a comprendere lo scopo della pena, a compiere un cammino di formazione, in modo da rendere il periodo detentivo anche un percorso di formazione. Importante, infine, è anche il ruolo che lo psicologo ha nella reintroduzione del detenuto nella società una volta scontata la pena. Ora vediamo come diventare psicologo penitenziario: esistono due modi principali, ma resta comunque necessaria una laurea in psicologia.
Occorrente
- Diploma di scuola superiore; laurea in psicologia; iscrizione all'albo regionale dopo almeno 3 anni di tirocinio presso un professionista, di cui almeno uno all'interno di un carcere; incarico presso un penitenziario
La formazione
La qualifica e abilitazione alla professione di psicologo la si acquisisce dopo la laurea presso la facoltà di psicologia, tre anni di percorso formativo nell'esercizio della professione in affiancamento ad un professionista iscritto all'albo degli psicologi e la successiva consacrazione con la propria iscrizione all'albo regionale. Sarà proprio l'albo a decretare l'idoneità a lavorare in qualità di psicologo penitenziario. In alternativa è possibile accedere alla professione tramite dei concorsi periodici indetti dal ministero della giustizia. Una volta superato il concorso si viene assunti con un contratto diverso in base alle esigenze della struttura penitenziaria a cui è assegnati, e si diventerà a tutti gli effetti psicologi penitenziari.
Le abilità
Come è noto, lo psicologo possiede delle conoscenze e competenze per intervenire nella vita degli individui. Infatti, esso cura la crescita personale, aiuta, coloro che ne hanno bisogno, ad aumentare l?autostima, aiuta a gestire lo stress, il miglioramento delle relazioni con le persone che ci stanno vicine, ed è probabilmente questo ambito il più tecnico per il professionista penitenziario, infatti i detenuti sono persone che hanno questi bisogni e la figura dello psicologo è di grande aiuto per loro. Lo psicologo penitenziario interviene sul soggetto paziente con diagnosi, riabilitazione, prevenzione. Egli è in grado di tirar fuori da ognuno di noi la ricchezza che conserviamo al nostro interno ed è in grado di curare le ferite inferte dalla vita come traumi e delusioni.
Le mansioni
Il consulente psicologo penitenziario è in grado di fornire un sostegno ed un aiuto per far riemergere le proprie risorse e potenzialità; gli interventi non sono rivolti al singolo individuo ma anche a gruppi, comunità, famiglie. Come avete potuto leggere, non sempre è semplice raggiungere questo obiettivo, ma con tanto impegno e costanza, riuscirete ad ottenere ciò che vorrete.