Il percorso di abilitazione, indicato con la sigla TFA, viene in genere organizzato mediante un apposito bando di concorso. Tale bando, che viene indetto generalmente con una cadenza annuale, consta di una serie di prove selettive: una preselezione, una prova scritta e un colloquio orale. Per la partecipazione è richiesta la laurea specialistica o magistrale, oppure un titolo di studio appartenente al vecchio ordinamento. I posti a disposizione vengono definiti dalle varie università in relazione alle disponibilità regionali di insegnamento in quella determinata materia, nel nostro caso la chimica. Se si è preparati e, perché no, abbastanza fortunati e si riesce ad accedere al TFA bisognerà intraprendere un percorso formativo della durata annuale, con una serie di esami e una tesi finale che permetterà successivamente l'iscrizione degli abilitati in II fascia. L'iscrizione in questa fascia permette di contare sulla possibilità di fare delle supplenze di più lunga durata, spesso annuali. Per diventare professore di chimica di ruolo invece, il percorso risulta ancora più complesso, in quanto, oltre all'abilitazione, è necessario superare un concorso nazionale e superare una lunga graduatoria.