I requisiti fondamentali per svolgere l'attività di mediatore sono costituiti innanzitutto dal requisito morale di correttezza nell'ambito legale (ad esempio non aver subito giudizi penali o provvedimenti sanzionatori); dal possesso di un titolo universitario e di un corso professionalizzante tenuto da enti adeguati, attraverso cui il candidato acquisirà le nozioni teoriche e pratiche necessarie, che dovranno poi essere espresse durante il corso di un esame decisivo finale. Per quanto riguarda il titolo universitario in particolare, per accedere alla professione di mediatore sarà sufficiente acquisire una laurea di primo livello in qualsiasi disciplina, non necessariamente in materie economiche/giuridiche (anche un laureato in scienze della comunicazione, ad esempio, può accedere a questo percorso). Certamente i laureati in giurisprudenza o economia si troveranno avvantaggiati, soprattutto perché conoscendo la materia in modo approfondita, saranno sicuramente in grado di affrontare le questioni attinenti a questo lavoro in modo più efficiente.