Come diventare mediatore commerciale
Introduzione
La mediazione è un sistema comunemente usato in molti paesi del mondo per attuare una risoluzione alternativa delle controversie, sia a livello civile che diplomatico. Il mediatore commerciale è una figura professionale che esercita la sua attività nell'ambito del marketing ed è qualificato per offrire una vasta gamma di servizi di mediazione professionale, che vanno dalle controversie civili a quelle riguardanti le transazioni commerciali di elevato valore. Data l'alta competitività nel settore del commercio, quella del mediatore diventa una figura di estrema importanza, nonché una posizione ambita soprattutto per l'alta retribuzione. Nella seguente guida, passo dopo passo, vedremo proprio come diventare mediatore commerciale.
Il possesso dei requisiti fondamentali
I requisiti fondamentali per svolgere l'attività di mediatore sono costituiti innanzitutto dal requisito morale di correttezza nell'ambito legale (ad esempio non aver subito giudizi penali o provvedimenti sanzionatori); dal possesso di un titolo universitario e di un corso professionalizzante tenuto da enti adeguati, attraverso cui il candidato acquisirà le nozioni teoriche e pratiche necessarie, che dovranno poi essere espresse durante il corso di un esame decisivo finale. Per quanto riguarda il titolo universitario in particolare, per accedere alla professione di mediatore sarà sufficiente acquisire una laurea di primo livello in qualsiasi disciplina, non necessariamente in materie economiche/giuridiche (anche un laureato in scienze della comunicazione, ad esempio, può accedere a questo percorso). Certamente i laureati in giurisprudenza o economia si troveranno avvantaggiati, soprattutto perché conoscendo la materia in modo approfondita, saranno sicuramente in grado di affrontare le questioni attinenti a questo lavoro in modo più efficiente.
La frequentazione di un corso per mediatori
Dopo il conseguimento della laurea sarà necessario affrontare uno specifico corso per mediatori commerciali. Tali corsi sono tenuti da enti di rilevanza ministeriale, per conto del ministero della Giustizia. La frequentazione e il superamento degli esami rappresenta una condizione necessaria per l'iscrizione del candidato nel registro degli organi di conciliazione o mediazione, che gli permetterà di ottenere la relativa abilitazione. Le materie fondamentali che vengono affrontate durante il corso riguardano conoscenze della normativa legale nella conciliazione, tecniche o metodi di risoluzione delle controversie e di tutti i principi importanti per operare adeguatamente (e dunque principi di economia e diritto). Coloro che svolgono l'attività in ambito internazionale devono possedere anche delle certificazioni comprovanti la propria conoscenza della lingua straniera, acquisibili anche presso le scuole italiane.
Una figura in certi casi obbligatoria
Occorre sapere infine, che in determinati ambiti l'ausilio di questa figura diventa addirittura obbligatoria, ad esempio per ipotesi di errori e conseguenti danni alla salute provocati da un medico, nell'ambito assicurativo e/o finanziario e, infine, per la risoluzione delle liti condominiali. Prima di fare ricorso alle autorità giudiziarie, si rende necessario in questi casi tentare una mediazione che possa risolvere la lite tra le parti.
Come trovare lavoro nel campo della mediazione
Il mediatore commerciale in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge può svolgere la professione compilando un'apposita domanda d'inserimento. Per essere contattato al fine della risoluzione delle controversie infatti, il mediatore dovrà iscriversi presso le camere di commercio accreditate presso il ministero della giustizia o presso gli organismi di conciliazione. La camera di commercio, o in alternativa ogni organismo possiede il proprio elenco di mediatore. Tuttavia un soggetto, a prescindere dall'organismo, può iscriversi a non più di cinque organismi di mediazione.