Come diventare Interprete E Traduttore
Introduzione
In un mondo sempre più connesso e globalizzato, le barriere linguistiche presentano un vero e proprio filtro capace di ostacolare rapporti umani e lavorativi. Conoscere una o più lingue straniere è infatti un requisito fondamentale per avere maggiori chance durante la ricerca di un impiego, sia entro i confini italici che all'estero. Oggi sono molteplici le figure che in tutto il mondo rivestono un ruolo centrale nell'integrazione, nella mediazione culturale e nella gestione degli scambi commerciali, tra queste spiccano sicuramente quelle di interprete e di traduttore. I passi di questa guida vi accompagneranno nella scoperta di tali professioni, puntando il focus sia sulle competenze necessarie per intraprendere l'attività lavorativa che sugli effettivi sbocchi occupazionali. Ecco come diventare Interprete E Traduttore.
Occorrente
- Diploma scuola superiore
- CdL in interpretariato
- Master
Scegliere il liceo o l'istituto tecnico adeguato.
Per diventare interprete e/o traduttore, occorre ovviamente possedere alcune doti naturali, quali l'attitudine allo studio delle lingue straniere ed una certa fascinazione per le culture di tutto il mondo. Non è obbligatorio iniziare il proprio percorso da un liceo linguistico, ma caldamente consigliato: durante i 5 anni di studio, infatti, un corpo docente bilingue vi accompagnerà nella memorizzazione delle regole grammaticali e nella loro applicazione. La presenza di conversatori madrelingua, poi, vi aiuterà a rendere fluidi i discorsi ed impeccabile la pronuncia. Con un bagaglio linguistico così, arrivati nelle aule universitarie non fronteggerete alcun problema. Alternativa valida al liceo linguistico sono tutti gli istituti per il turismo, che offrono una maggiore comprensione dei percorsi economici ma una minore formazione in ambito letterario.
Iscriversi ad un CdL in interpretariato
Alle lingue di maggiore diffusione come inglese, francese, tedesco, e spagnolo, si affiancano oggi il russo, il cinese, il giapponese e l'arabo. Difficilmente però queste ultime vengono insegnate negli istituti che accompagnano i ragazzi alla maturità, quindi è necessario iscriversi ad uno specifico corso di laurea magistrale in interpretariato (CdL). Sul suolo nazionale ne esistono parecchi, tutti assolutamente validi ma non sempre ad ingresso libero. L'iniziale procedura selettiva può essere rigorosa e mira a fornire un'eccellente formazione dei candidati. Tribunali e questure sono ambienti in cui i neolaureati vengono assunti, soprattutto se il loro profilo comprende la conoscenza della lingua araba. Dal momento che il principale compito è quello di tradurre verbali ed interagire con persone che non parlano italiano, è richiesta un'ottima conoscenza della lingua straniera, comprensiva di termini tecnici e neologismi.
Frequentare master e corsi di aggiornamento
Per poter migliorare le proprie competenze, è consigliabile frequentare master e corsi di aggiornamento, anche in giornalismo, che amplificano il proprio bagaglio linguistico. Gli interpreti devono essere in grado di comprendere ed elaborare rapidamente le informazioni, avere una grande capacità di concentrazione e saper reagire prontamente in qualsiasi circostanza, dall'incontro con un Primo Ministro alla mediazione presso i centri di accoglienza per migranti. Per tale ragione si rende necessario uno studio costante, fatto inoltre di stage e soggiorni all'estero, in cui migliorare ogni aspetto della propria professione.