Alle lingue di maggiore diffusione come inglese, francese, tedesco, e spagnolo, si affiancano oggi il russo, il cinese, il giapponese e l'arabo. Difficilmente però queste ultime vengono insegnate negli istituti che accompagnano i ragazzi alla maturità, quindi è necessario iscriversi ad uno specifico corso di laurea magistrale in interpretariato (CdL). Sul suolo nazionale ne esistono parecchi, tutti assolutamente validi ma non sempre ad ingresso libero. L'iniziale procedura selettiva può essere rigorosa e mira a fornire un'eccellente formazione dei candidati. Tribunali e questure sono ambienti in cui i neolaureati vengono assunti, soprattutto se il loro profilo comprende la conoscenza della lingua araba. Dal momento che il principale compito è quello di tradurre verbali ed interagire con persone che non parlano italiano, è richiesta un'ottima conoscenza della lingua straniera, comprensiva di termini tecnici e neologismi.