Come diventare insegnante di scuola guida
Introduzione
L'insegnante di scuola guida è quella figura professionale che, all'interno di ogni autoscuola, si occupa della spiegazione teorica e pratica delle norme inerenti la guida automobilistica. Il medesimo insegnate ha il compito, dunque, di gestire e svolgere le lezioni pratiche di guida per le patenti A, B, C, D, E e CQC. Questa figura professionale può essere sia disgiunta dall'istruttore di guida vero e proprio, ma è più frequente che sia la stessa persona, dato che le esperienze e le competenze viaggiano di pari passo. È un ruolo, quello dell'insegnante di guida, decisamente molto delicato. Occorreranno pertanto dei requisiti ben precisi per poter intraprendere questa professione. Nei passaggi successivi di questa guida, ci occuperemo di illustrarvi quello che è il percorso che occorre intraprendere se si decide di svolgere questa attività. Vediamo dunque come diventare insegnante di guida.
Occorrente
- Patente tipo B
- Diploma di scuola superiore
- Autocertificazione di assenza di condanne penali
- Attestato di superamento esami
Curare l'approccio comunicativo
Per diventare un valido insegnante di scuola guida, è di fondamentale importanza essere un buon comunicatore. Si dovrà essere in grado di spiegare in modo esaustivo i contenuti di ogni lezione ai propri allievi, in maniera semplice e comprensibile, anche svolgendo degli esempi di tipo pratico. Inoltre, è necessario specializzarsi nel disbrigo di tutte quelle che sono le principali pratiche automobilistiche, essere esperto di assicurazioni e, in generale, di tutte quelle norme che riguardano la circolazione automobilistica. Per ottenere l'abilitazione all'esercizio della professione, è necessario sostenere degli esami specifici e che sono regolamentati dalle norme sancite dalla propria Provincia di residenza. Ogni Provincia dunque, ha delle regole ad hoc, alle quali vi rimandiamo per una trattazione completa ed esaustiva dell'argomento.
Compilare la domanda di esame
Il primo requisito che consente di accedere all'esame per diventare istruttore di guida, oltre a quello di aver compiuto 21 anni, è quello relativo al possesso di un diploma di scuola media superiore e di una patente di tipo B. Inoltre occorrerà non aver mai subito condanne di tipo penale. L'esistenza di tutti questi requisiti, dovrà essere dichiarata e confermata all'interno dell'apposita domanda cartacea, che è possibile compilare e presentare presso gli Uffici della Motorizzazione Civile della propria Provincia di residenza, sotto forma di autocertificazione. Una volta che è sarà stata consegnata la domanda, sarà necessario frequentare un corso di 80 ore settimanali di teoria e 40 di pratica e, successivamente, bisognerò sostenere l'esame, la cui data di svolgimento (comprensiva delle modalità di attuazione della prova) verranno comunicate dall'Ufficio della Motorizzazione nel quale l'utente ha, in precedenza, presentato la domanda.
Sostenere le tre prove di idoneità
L'esame per diventare insegnante di guida prevede che vengano sostenute tre prove: un quiz a risposta multipla, contenente le principali nozioni del Codice della Strada, una prova di meccanica e una di teoria. Per superarle è necessario non commettere più di tre errori per ciascuna di queste tre prove. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile, successivamente, accedere a una prova scritta che andrà ad anticipare un ulteriore esame orale. Solo dopo il superamento di tutte e tre le prove più le due supplementari, l'utente sarà finalmente abilitato all'esercizio di questa professione, diventando così un insegnante di scuola guida a tutti gli effetti.
Aprire una partita Iva
Anche se è facoltà di ogni provincia quella di modificare alcuni aspetti del regolamento che vi abbiamo appena illustrato, in linea di massima, per diventare un istruttore di scuola guida a tutti gli effetti, l'utente dovrà essere assunto mediante un contratto da lavoratore autonomo con partita iva. Per questo motivo, non appena l'istruttore sarà abilitato all'esercizio della professione, dovrà provvedere a svolgere l'iter burocratico per l'apertura della partita Iva e farsi carico di tutto ciò che questa comporta, sia in termini di rispetto delle scadenza che di tenuta della contabilità professionale.