Come diventare insegnante di recitazione
Introduzione
Chi desidera diventare insegnante di recitazione ha sicuramente una grande passione per la professione dell'attore ma non a tutti basta stare su un palco ed esplorando questo mondo possono nascere esigenze creative e professionali molto diverse, tutte percorribili insieme o separatamente ma, in ogni caso, tutte strettamente interdipendenti tra loro.
Cerchiamo di capire insieme come realizzare il sogno di diventare insegnante di recitazione.
Ogni bravo attore deve avere competenze di regia e drammaturgia, così come un bravo regista deve conoscere molto a fondo il lavoro dell'attore e saper comprendere tutte le sottigliezze drammaturgiche e un drammaturgo, in fine, non può scrivere testri teatrali o copioni cinematografici senza conoscere il lavoro del regista e dell'attore.
E un insegnante di recitazione quindi che competenze deve avere?
Ogni bravo insegnante deve conoscere ciò che insegna in ogni sua sfumatura, un insegnante di recitazione deve quindi essere necessariamente un bravo attore, avere buone conoscenze della storia e della critica cinematografica e teatrale, altrettanto buone capacità tecniche in qualità di regista e di drammaturgo e, oltre a tutto ciò, deve avere uno sconfinato amore per la materia e anche per l'insegnamento che richiede pazienza e profonde capacità empatiche e relazionali, soprattutto in un territorio così delicato e carico di emotività com'è la recitazione.
Dal punto di vista pratico vi sono tre vie, tutte praticabili dopo il diploma di scuola media superiore. Come ogni percorso formativo che conduce all'insegnamento anche questo è lungo e costellato da impegno assoluto, dedizione e grande forza di volontà.
La prima strada percorribile è quella che prospetta di diplomarsi in un'accademia di recitazione teatrale.
Alcune di queste scuole, il cui ingresso è ristrettissimo, sono gratuite come quelle dei teatri stabili o come, ad esempio, l'Accademia dei Filodrammtici e la scuola del Piccolo Teatro (entrambe a Milano). Anche le Accademie a pagamento sono a numero chiuso (solitamente accettano tra i 10 e i 15 allievi per anno) e si accede, come alle prime, sempre tramite collocquio e/o provino, ma si ha qualche possibilità in più poiché il numero di coloro che fanno domanda è nettamente inferiore. Ottenuto il diploma dopo uno/due/tre anni di accademia (i tempi variano in base ai programmi di ogni scuola) siete pronti per iniziare la vera e propria "gavetta", ma prima di trattare questo argomento vediamo la seconda e la terza via.
Questa secondo percorso sarà quello un po' più lungo e potenzialmente meno complet, ma pur sempre valido. Andrebbe contemplata più che altro da chi ha necessità di lavorare o sta già studiando altro, cose che non gli permetterebbero di dedicarsi completamente alla recitazione così come richiesto nelle accademie; si tratta di fare quanti più corsi, stage e seminari possibili. In questo caso consultate i programmi delle accademie e ispiratevi alle loro lezioni per capire su quanti e quali corsi spaziare (imprescindibili saranno la dizione, la respirazione, il lavoro sulla voce, sul corpo e quello sul personaggio). Non dimenticate che in questo caso vi dovrete occupare da soli della parte teorica, storica e letteraria.
La terza via assembla le prime due: se non si è accettati in un'accademia non è detto che non lo si sarà l'anno successivo o quello dopo ancora, la cosa migliore è iniziare il proprio percorso da autodidatta come descritto precedentemente per arrivare ai successivi provini molto più preparati.
Quando avrete percorso fino in fondo una di queste tre vie sarà il momento di mettervi alla prova calcando il palco quanto più possibile, senza però mai smettere di formarvi tramite stage e seminari di sempre più elevato livello.
Nel momento in cui sentirete di avere un bel bagaglio pieno di conoscenze ed esperienze potrete iniziare a pensare d'intraprendere la strada dell'insegnante.
Come primo passo potreste affiancare alla vostra formazione e gavetta una o più esperienze di volontariato gratuito proponendo piccoli corsi verso soggetti a cui siete predisposti (ad esempio bambini oppure adulti). Dopo una prima esperienza di questo tipo e i vostri attestati in mano avrete maturato il diritto di insegnare con una piccola retribuzione, magari rifacendovi sempre a realtà hobbistiche e non molto grandi. Quando il vostro bagaglio e il vostro CV saranno ben carichi iniziate ad inviare i curricula corredati di lettera motivazionale a tutte le scuole che propongono corsi di recitazione, stage e seminari senza mai demordere nè smettere di fare e imparare!
Consigli
- Diffidate, come in ogni ambito e ambiente, a chi promette tanta resa con poca fatica
- Non lasciatevi mai fuorviare dalle difficolta, mantenete sempre ben presente il vostro obiettivo finale: se avrete lavorato bene, dando tutti voi stessi, prima o poi otterrete i risultati che vi siete prefissati
- Leggere è fondamentale per conoscere e capire, soprattutto per chi si occupa di arte e cultura. Nel vostro caso è quindi fondamentale leggere, ma anche andare a teatro e guardare innumerevoli film di altissimo livello
- Ricordatevi che un insegnate ha sempre a che fare con le persone e che la recitazione tocca luoghi molto profondi in ognuno di noi: sappiate spronare i vostri futuri allievi senza spingerli troppo oltre
- Tenete tutto il materiale che vi viene distribuito durante le lezioni che frequentate (Dispense di dizione o di tecniche di respirazione, copioni, dialoghi, monologhi, scioglilingua, ecc.), vi torneranno molto utili
- Scrivete su un quaderno gli appunti pratici relativi alle lezioni che frequentate, trascrivendo ad esempio gli esercizi tecnici, quelli di improvvisazione, i giochi formativi, gli esercizi di riscaldamento, ma anche i consigli concreti che ricevete, ecc., insomma appuntate tutto quello che vi colpisce e vi sembra utile per voi e per chiunque debba imparare l'arte dell'attore