Come diventare fisiatra
Introduzione
Se avete conseguito una laurea oppure intendete intraprendere un corso di studi in medicina, nella seguente guida vi spiegherò brevemente cosa bisogna fare per diventare un fisiatra, ossia una figura professionale che generalmente collabora sia presso i reparti ospedalieri che all'interno di strutture di Medicina, Fisica e Riabilitazione. In riferimento a ciò, ecco dunque le istruzioni dettagliate su come procedere.
Occorrente
- Laurea
- Specializzazione in ''Medicina, Fisica e Riabilitativa''
- Iscrizione all'Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri"
Inoltrare la richiesta di immatricolazione all'Università
Innanzitutto, dovete sapere che il percorso di studi per poter poi esercitare la professione di fisiatra prevede un tirocinio presso quelle Università che hanno attivo il corso di laurea in Medicina e Chirurgia; pertanto, è necessario rivolgersi alla Segreteria studenti, per inoltrare la relativa richiesta di immatricolazione. Fatto ciò vi saranno comunicate la sede e la data delle prove attitudinali d'ingresso (comunque, esse vengono anche inserite sul sito web dell'Ateneo) obbligatorie per terminare l'iscrizione.
Frequentare un corso post-laurea
Successivamente al sostenimento del test d'ingresso, qualora esso abbia avuto un esito positivo (e le votazioni possono essere consultate sul sito Internet dell'Università), potrete completare l'immatricolazione andando nuovamente in Segreteria studenti: specificatamente, questo corso di laurea avrà una durata pari a cinque anni e, alla sua conclusione, bisognerà frequentare quello di specializzazione in Medicina, Fisica e Riabilitativa ovvero un percorso universitario post-laurea che ha una durata di ulteriori quattro anni.
Iscriversi all'albo professionale
Dopo che siete specializzati (almeno nove anni dall'inizio del vostro studio successivo al diploma), vi dovete iscrivere all'apposito Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia e, da tale momento in poi, sarete effettivamente dei professionisti capaci non solo di curare la malattia che genera la menomazione, ma anche e soprattutto di trattare le conseguenze che quest'ultima comporta. Infatti, farete prestazioni diagnostiche, valutative, terapeutiche e riabilitative, ed inoltre sarete altresì responsabili del percorso fisioterapico, effettuando le diagnosi che rappresentano le cause della disabilità e poi la relativa prognosi.
Adempiere agli obblighi fiscali
Se il lavoro di fisiatra intendete svolgerlo in proprio e non presso qualche presidio ospedaliero pubblico o privato, potete aprire un vostro studio concentrandovi in questo caso sugli adempimenti fiscali a cui bisogna attenersi. Nello specifico si tratta di aprire una Partita IVA, dopodiché si procede con l'iscrizione alla Camera di Commercio e all'Inail. Fatto ciò è necessario accedere al portale dell'Agenzia delle Entrate e registrarsi in modo da ottenere entro breve tempo (circa 10 giorni) il dispositivo PIN che vi consente di effettuare tutte le operazioni fiscali necessarie. Una volta espletate anche queste pratiche, non vi resta che mettervi in regola con il sistema previdenziale Inps, accedendo all'omonimo portale web in cui aprirete la vostra posizione contributiva che vi permetterà di gestire in proprio la professione di fisiatra.