Come diventare educatore sociale
Introduzione
La professione di educatore, richiede una sensibilità e una capacità empatica che vanno oltre le sole competenze tecniche acquisibili attraverso lo studio. L'educatore sociale deve trattare casi di disabilità fisica e psichica, malattie mentali, tossicodipendenze, violenza su donne o minori, disagi legati alla terza età. È necessaria allora una predisposizione e una motivazione molto forti per riuscire a svolgere adeguatamente il proprio compito, e soprattutto per riuscire a mantenere alta la qualità dei propri interventi. In questa guida vediamo come diventare educatore sociale. Oggi, in questa guida vedremo come diventare un educatore sociale. Ovviamente diventare un educatore sociale è molto importante e quindi c'è anche una lunga strada da fare sia di studi che di praticato. Nei passi successivi andremo quindi a spiegare tutti i procedimenti e tutte le informazioni principali. Vediamo di seguito come fare.
Corsi di laurea
In Italia, ormai, esistono numerosissimi corsi di laurea in educatore sociale e culturale attivati da un grande numero di università. Il percorso di formazione conferisce una laurea di primo livello in Scienze della formazione. Lo studente dovrà affrontare e approfondire un nutrito numero di materie: psicologia, assistenza sociale, sociologia, antropologia, filosofia, scienze della formazione dell'infanzia e dell'adolescenza, ma anche fondamenti di diritto, geografia, storia e ovviamente dovrà dimostrare di conoscere la lingua inglese, scritta, letta e parlata. I corsi di laurea per quanto riguarda il diventare un educatore sociale sono molto diffusi e soprattutto sono anche all'ordine del giorno. Ovviamente come tutti i corsi di laurea ci sono dei giorni che dovrete recarvi all'università per qualsiasi tipo di corso che dovrete seguire sia per maggiori informazioni rispetto ai libri sia per capire anche come funziona il procedimento.
La formazione
Una precedente formazione umanistica potrebbe essere di aiuto nel corso degli studi, anche se chiaramente non è obbligatoria. Una volta conseguito il titolo, sarà possibile approfondire le proprie competenze presso i corsi di laurea magistrale o frequentando i numerosissimi master. Sarà di grande aiuto, per il neolaureato, svolgere attività di volontariato nei vari contesti propri dell'educatore sociale, sia per affinare le proprie strategie e conoscenze, e sia per individuare con precisione il proprio ambito di intervento sul quale impostare la futura professione. L'educatore dovrà quindi essere in grado di lavorare a fianco di molte altre figure professionali, quali psicologi, medici e assistenti sociali, affinando una abilità al lavoro di gruppo al fine di stilare piani di intervento e di prevenzione al servizio della persona. Dopo tutti i corsi di studio e dopo tutti i corsi di laurea c'è la fase umanistica o meglio la fase del praticato dove tramite professionisti sul campo si fa un periodo di tirocinio soprattutto prima di andare direttamente a lavorare.
La figura
La flessibilità e l'ampiezza degli ambiti di intervento della figura dell'educatore sociale consente al laureato di operare in numerosissimi contesti professionali. I principali sbocchi professionali sono in strutture pubbliche e private, anche non convenzionate, in strutture di riabilitazione psichiatrica, centri diurni per disabili, centri diurni Alzheimer, comunità alloggio per interventi a elevata integrazione socio-sanitaria. Una volta che si è quindi degli educatori sociali tendiamo a raffigurare una figura molto importante soprattutto in un ambito lavorativo. Ovviamente questa figura è molto richiesta sia in italia che all'estero.