Il curatore fallimentare deve possedere, come abbiamo detto, competenze tecniche specifiche. Pertanto, possono auspicare a ricevere tale incarico gli appartenenti alle categorie professionali di ragioniere, avvocato, ragioniere commercialista e dottore commercialista, che siano iscritti nell'albo pofessionale previsto. Appare di tutta evidenza che requisito essenziale per poter accedere all'incarico di curatore sia il possesso di un titolo di studio in ambito giuridico o economico, la relativa abilitazione alla professione e conseguente iscrizione all'ordine professionale di riferimento.
Tuttavia è possibile seguire altro iter procedurale per diventare curatore fallimentare. L'aspirante candidato ad ottenere l'incarico dovrà dimostrare in maniera documentale la sua esperienza e competenza nella gestione di un'attività d'impresa. Saranno idonei i soggetti, ad esempio, che abbiano svolto pratica pluriennale presso studi professionali, ovvero coloro che abbiano ricporto ruoli direttivi ed amministrativi all'interno di società per azioni. I suddetti professionisti hanno peraltro, generalmente, la possibilità di frequentare corsi mirati per poter arricchire le proprie conoscenze ed essere preparati allo svolgimento della professione. Si tratta di corsi costituiti appositamente per agevolare l'ottenimento dell'applicazione della figura di curatore fallimentare.