Come diventare curatore fallimentare
Introduzione
Il curatore fallimentare è una figura professionale di rilevante e fondamentale importanza per la gestione di attività imprenditoriali che sono sottoposte ad una procedura fallimentare.
Il fallimento delle imprese e degli imprenditori è disciplinato dalla legge fallimentare n. 267/1942 continuamente e costamente aggiornata nel tempo, riformata da ultimo con la Legge n°232 dell?11 dicembre 2016 (Legge di Bilancio) che prevede, tra le altre la nomina di un professionista che si occupi di gestire la procedura fallimentare cui l'impresa è sottosposta.
Il curatore fallimentare è pertanto una figura professionale che richiede competenze e conoscenze tecniche in vari settori, nonché il possesso di particolari rquisiti.
Vedremo dunque, in questa guida, come diventare curatore fallimentare, quali sono i requisiti da possedere e l'iter da seguire per ottenere l'incarico professionale.
Quali sono le mansioni di un curatore fallimentare
Le norme in materia di gestione del fallimento d'impresa prevedono la nomina di un curatore che si occupi, principalmente, dell'amministrazione di un patrimonio e della situazione debitoria e creditoria dell'azienda, sotto la vigilanza del giudice delegato e del comitato dei creditori. Le mansoni svolte dal curatore fallimentare sono di varia natura: amministrativa, contabile, fiscale, gestionale.
Il curatore le esegue nel rispetto di una procedura predeterminata che prevede la cooperazione con il giudice delegato, portando a compimento i provvedimenti da lui disposti.
Quali requisiti deve possedere il curatore fallimentare
Il curatore fallimentare deve possedere, come abbiamo detto, competenze tecniche specifiche. Pertanto, possono auspicare a ricevere tale incarico gli appartenenti alle categorie professionali di ragioniere, avvocato, ragioniere commercialista e dottore commercialista, che siano iscritti nell'albo pofessionale previsto. Appare di tutta evidenza che requisito essenziale per poter accedere all'incarico di curatore sia il possesso di un titolo di studio in ambito giuridico o economico, la relativa abilitazione alla professione e conseguente iscrizione all'ordine professionale di riferimento.
Tuttavia è possibile seguire altro iter procedurale per diventare curatore fallimentare. L'aspirante candidato ad ottenere l'incarico dovrà dimostrare in maniera documentale la sua esperienza e competenza nella gestione di un'attività d'impresa. Saranno idonei i soggetti, ad esempio, che abbiano svolto pratica pluriennale presso studi professionali, ovvero coloro che abbiano ricporto ruoli direttivi ed amministrativi all'interno di società per azioni. I suddetti professionisti hanno peraltro, generalmente, la possibilità di frequentare corsi mirati per poter arricchire le proprie conoscenze ed essere preparati allo svolgimento della professione. Si tratta di corsi costituiti appositamente per agevolare l'ottenimento dell'applicazione della figura di curatore fallimentare.
Chi non può essere curatore fallimentare
L'accesso all'incarico di curatore fallimentare può essere impedito, in taluni casi, da precisi motivi ostativi. In particolare, non può ottenere l'incarico alla curaela del fallimento il coniuge del soggetto fallito, i parenti e li affini entro il quarto grado.
Non è possibile l'accesso all'incarico per i creditori dela procedura falimentare e per chi abia avuto responsabilità nel dissesto dell'impresa. Infine non può essere nominato curatore di una procedura di fallimento, il commissario del precedente concordao preventivo con i creditori o suoi assistenti e, in generale, ogni soggetto con il quale vi siano evidenti conflitti d'interesse.
Come e dove presentare richiesta per diventare curatore fallimentare
I soggetti in possesso dei requisisi prtevisti dalla legge deono presentare al giudice delegato richiesta di inserimento nell'elenco dei curatori fallimentari, mediante deposito in cancelleria del tribunale.
Il giudice delegato al fallimento si occupa di individuare tra gli iscritti, il professionista più adeguato
mediante la disamina attenta e dettagliata del curriculum vitae et studiorum, nonché una verifica di eventuali relazioni con il fallito e di ogni altro elemento che ritiene necessario. Procede quindi ad emettere il provvedimento di nomina. Il curatore fallimentare, in tal modo incaricato, è abilitato alla gestione del fallimento dell'mpresa, con la precisa finalità di soddisfare ogni creditore e naturalmente previa autorizzazione e sotto la supervisione del giudice delegato.
Per ogni ulteriore approfondimento e informazione consulta il sito dell'Associazione Curatori Fallimentari.
Consigli
- per ogni ulteriore approfondimento e informazione consulta il sito dell'Associazione Curatori Fallimentari