Come diventare cartografo
Introduzione
Alcune professioni sono poco note, ma non meno affascinanti e redditizie. Una buona parte richiede iter difficili, ma con maggiori opportunità lavorative. Serietà, professionalità e passione sapranno ripagare tutti gli sforzi ed i sacrifici. Il cartografo, così come il topografo, rientra tra le varie attività professionali poco comuni, ma allettanti. Indubbiamente, il lavoro è molto edificante ed impegnativo, in cui il professionista rappresenta le diverse informazioni geografiche su un certo territorio. Per compiere queste operazioni, utilizza globi e carte geografiche. Negli ultimi anni, l'iter per diventare cartografo ha subito alcune modifiche, pertanto i giovani dovranno seguire un percorso scolastico appropriato. In questo modo, tutto sarà più semplice ed immediato. Chiaramente, la professione richiede una passione di fondo per la geografia, la matematica e la geometria. In base al Decreto Gelmini, bisogna attuare un iter ben preciso ed orientarsi su studi tecnici. Diventare cartografo implica impegno e tanta passione per lo studio e il candidato ideale eccelle nelle materie tecniche. Ecco allora come diventare cartografo.
Occorrente
- Formazione tecnica
Il percorso di studi
Per diventare cartografo, bisogna optare per un indirizzo nel "Settore Tecnologico, costruzioni, ambiente e territorio". Occorre seguire gli studi con costanza ed impegno e sostenere la maturità preferibilmente con risultati eccellenti. Proseguire gli studi all'università e conseguire la laurea presso il Politecnico più vicino. Anche in questo caso è necessario seguire il percorso con diligenza e puntualità. Ottimi risultati apriranno più facilmente le porte nel campo lavorativo. Dopo gli studi e la laurea, per accedere al mondo lavorativo bisogna effettuare preferibilmente un breve tirocinio da un professionista. Qualche mese sul campo semplificherà le cose.
Le competenze
I cartografi raccolgono informazioni dettagliate su diverse aree geografiche per aiutare a progettare, aggiornare e produrre mappe. Potrebbero lavorare su atlanti, navigatori satellitari e mappe stradali, fino a mappe militari, marittime e di conservazione. I cartografi creano anche tabelle, grafici, diagrammi, sondaggi e fogli di calcolo, per aiutare a trasmettere informazioni complesse.
I compiti tipici di un cartografo includono la raccolta e l'analisi dei dati, l'utilizzo dei sistemi informativi geografici (GIS) per mappare le caratteristiche del paesaggio, l'utilizzo di software informatici specializzati per progettare e produrre mappe e l'aggiornamento delle mappe attuali con nuove funzionalità.
La ricerca del lavoro
Il cartografo opera principalmente nel settore pubblico. Pertanto, per accedere ad un impiego statale, occorre presentare le apposite domande ed eventualmente partecipare ai bandi ed ai concorsi e impegnarsi e vincerne uno con una preparazione impeccabile. Per un aggiornamento professionale continuo, invece, chiedere supporto direttamente all'ente pubblico. In tal senso, si potrà svolgere il lavoro sempre al giusto livello. Diventare cartografo richiede conoscenza intellettuale, ma anche molta precisione ed impegno. Essendo una professione pressoché rara, consentirà guadagni interessanti e darà molta visibilità ai più meritevoli.
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Consigli
- Orientarsi preventivamente su un percorso di studi tecnico. In alternativa, aggiungere ad una qualsiasi maturità, un iter tecnico di laurea