Come diventare bidello
Introduzione
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha previsto, all?interno degli istituti scolastici dislocati sul territorio nazionale, l?impiego di varie figure professionali. Tra questi, oltre al personale docente, all?interno degli istituti sono presenti i dirigenti, il personale amministrativo, gli assistenti tecnici e i collaboratori scolastici, noti con il termine classico di "bidelli". Questa tipologia di lavoro prevede assunzioni a tempo determinato o indeterminato, alle dipendenze dello stato, o ancora contratti di breve durata per effettuare supplenze. Tuttavia, la convenienza degli orari di lavoro e la garanzia di un buon salario ne fanno da sempre un posto di lavoro molto ricercato, come dimostrano le tantissime domande che vengono inoltrate ogni triennio al Ministero della Pubblica Istruzione. Queste figure vengono indicate con il termine di personale ATA, e vengono reclutate, attraverso apposite procedure. Vediamo insieme, nel dettaglio, come diventare bidello.
Occorrente
- Diploma di scuola secondaria;
- Attestato professionale (minimo triennale) riconosciuto dalla Regione;
Possedere i requisiti di accesso
La figura professionale del bidello risulta essere accessibile a molti, dal momento che non richiede particolari requisiti. Infatti, per partecipare ai concorsi pubblici è necessario un titolo di accesso che può essere il semplice diploma di scuola secondaria, un diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale o un attestato di qualifica professionale, perlomeno triennale, riconosciuto dalla Regione. Possono accedere a questa figura professionale anche coloro che sono in possesso della sola licenza media, rilasciata da un istituto di istruzione secondaria di primo grado, purché abbiano già prestato servizio per almeno trenta giorni presso un?istituzione scolastica. Se contiamo poi, che le scuole presenti sul territorio nazionale sono davvero tante, e che in ogni scuola è presente la figura del bidello, si spiega anche la grande richiesta di personale.
Verificare i requisiti professionali
Dal punto di vista attitudinale, invece, è necessario disporre di alcune caratteristiche, tra le quale possedere una buona dose di pazienza e di empatia, delle spiccate capacità di relazionarsi con gli alunni e con i professori, un buon livello di fermezza nei confronti degli studenti che non rispettano le regole del vivere comune. Da poco tempo sono stati avviati dall'INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) dei corsi di formazione rivolti a tutti i bidelli in servizio nelle scuole, con l'obiettivo di migliorare le loro competenze. Nonostante i tempi di attesa per essere convocati, a volte, possano scoraggiare, vale comunque la pena intraprendere questo tipo di lavoro, che consente di lavorare e di dare davvero tanto anche dal punto di vista umano.
Presentare la domanda
La prima procedura da seguire per diventare un bidello consiste nel partecipare ad un concorso pubblico ed essere inserito in una graduatoria. La domanda di inserimento, però, non può essere fatta in qualunque momento dell?anno, ma deve essere presentata secondo le modalità ed entro le scadenze previste dagli appositi bandi pubblicati dal Ministero della Pubblica Istruzione. Tali avvisi pubblici vengono pubblicati sulla pagina ufficiale del MIUR, nella sezione relativa al reclutamento del personale ATA, di solito con cadenza triennale. La presentazione delle domande, di solito, si compone di una parte cartacea, in cui è richiesta la compilazione e la sottoscrizione della domanda, e di una parte telematica, compilabile attraverso il Servizio Istanze OnLine del MIUR. Per accedere a quest?ultimo è necessario registrarsi ed essere in possesso di credenziali personali. Trasmettendo la domanda si richiede di essere inserito in graduatoria, al fine di ottenere il conferimento di incarichi a tempo determinato, indeterminato, o di brevi supplenze.
Accedere alle aste
La seconda procedura per diventare dei bidelli consiste nelle aste. Per parteciparvi è necessario iscriversi alle liste di collocamento presso il Centro per l'Impiego di pertinenza territoriale. A tal proposito, è possibile andare a visualizzare tutto l'elenco completo, cliccando su questo link. A seguire, è necessario verificare le date in cui vengono stilate quelle relative al personale scolastico, per poi presentarsi presso la struttura muniti di un valido documento di riconoscimento e di un modello ISEE in corso di validità. Questi documenti sono fondamentali per ottenere i dati necessari per la compilazione da parte degli addetti e per la formulazione delle graduatorie.
Inviare la messa a disposizione
Un?ultima procedura per diventare dei bidelli consiste nella messa a disposizione. La messa a disposizione è uno strumento molto utile, che gli aspiranti bidelli possono utilizzare per candidarsi al fine di ricoprire un posto vacante. Non di rado capita che i Dirigenti Scolastici si trovino in difficoltà per carenza di personale e che utilizzino tale strumento per sopperire alle assenze. La candidatura per la messa a disposizione, può essere trasmessa per una supplenza in una determinata scuola, tramite raccomandata o pec, o consegnata a mano. A differenza delle domande trasmesse attraverso i vari concorsi pubblici, questo strumento non è soggetto a scadenze o graduatorie. L?unico tenuto a decidere se accettare o meno, sarà il Dirigente Scolastico destinatario della candidatura. Questo strumento viene utilizzato frequentemente da coloro che sperano di ottenere brevi incarichi, o supplenze temporanee, per accumulare esperienza e punteggi utili per successivi concorsi.
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Consigli
- Informatevi sugli attestati che possono darvi un punteggio maggiore nelle domande e cercate di conseguirli prima del termine di presentazione delle domande;
- Presentate la richiesta di messa a disposizione a ridosso delle festività per avere più possibilità;