Come diventare bibliotecario
Introduzione
Quella del bibliotecario è una figura professionale da sempre romanzata per la sua particolarità.
Il fascino intellettuale e la vicinanza ad un mondo così particolare e largamente amato come quello della letteratura attira infatti molte persone a pensare di poter intraprendere questo tipo di carriera, sebbene spesso la realtà si riveli diversa dall'immaginazione.
I bibliotecari sono infatti persone dinamiche e altamente istruite, con la passione per aiutare la loro comunità nel trovare giornali, articoli, libri e oggi anche risorse online.
Inoltre gran parte del lavoro da loro svolto nel 21° secolo, è altamente basato sulla tecnologia.
La catalogazione delle nuove risorse avviene infatti in un database online così come anche la ricerca dei libri (online e in stampa).
Il lavoro di bibliotecario è inoltre altamente specializzato, infatti questi professionisti sono tenuti ad avere almeno una laurea e un dottorato a volte per i ruoli anche più avanzati. Se ciò non vi scoraggia, ecco allora come diventare bibliotecario!
Mansioni
Lavorare in una biblioteca, come già accennato, non è sinonimo di svolgere una professione che porta il lavoratore a stare sempre chiuso in un ambiente polveroso e pieno di libri.
Questo perché i compiti di un bibliotecario vanno ben oltre l'organizzazione delle biblioteche.
Se sarai un bibliotecario ti occuperai delle gestione di risorse, organizzerai mostre ed eventi, farai consulenze, fino a collaborare anche con restauratori e studiosi.
Viene quindi richiesta una certa propensione alla socializzazione, oltre che capacità organizzative particolarmente spiccate!
Percorso scolastico
In passato non venivano richiesti grandi requisiti specifici per questa mansione, poiché tutto veniva insegnato sul campo, oggi però le cose sono di gran lunga cambiate.
Per diventare bibliotecario è necessario avere un bagaglio culturale e degli studi in ambito umanistico.
Non esiste in realtà un indirizzo scolastico o universitario ben specifico che apra le porte per ricoprire subito questo ruolo. Tuttavia occorre sapere che si può ricoprire questa posizione soltanto tramite un concorso pubblico.
Inoltre, nel bando di concorso vengono indicati tutta una serie di titoli necessari per poter essere selezionato (oltre ad una serie di competenze teoriche). Si predilige, pertanto, chi ha una laurea in Lettere, Filosofia, Beni Culturali e tutti coloro che hanno delle qualifiche e dei master in biblioteconomia o tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali.
Sarà dunque difficile, se non impossibile, ricoprire questa mansione senza aver svolto una carriera universitaria approfondita.
Concorso pubblico
La domanda di partecipazione al concorso può prevedere anche delle prove da superare.
Va sottolineato innanzitutto come ogni concorso presenti particolarità a sé stanti e quindi sia difficile generalizzare. La prima cosa da fare è dunque informarsi bene riguardo al bando a cui si è interessati.
In linea di massima, comunque, si tratta di una prova scritta, una pratica e una orale su argomenti riguardanti, ad esempio: le norme sul diritto d'autore, storia e organizzazione delle biblioteche, le normative inerenti la privacy e la sicurezza.