Come diventare ausiliario ospedaliero
Introduzione
Fino a poco più di un decennio fa esistevano diverse figure di ausiliari ospedalieri. È il caso dell'operatore socio-assistenziale (noto con l?acronimo OSA), l?operatore tecnico-assistenziale e l?assistente di base. Nel 2001 la conferenza Stato-Regioni ha indetto la creazione di una nuova figura professionale chiamata ad assolvere tutte le funzioni svolte in precedenza dalle diverse figure assistenziali. Si tratta degli operatori socio-sanitari (più noti con l?acronimo OSS). In ambito lavorativo, gli OSS assolvono diverse funzioni. Il loro compito fondamentale è quello di aiutare i malati a soddisfare i propri bisogni fondamentali, cercando di promuoverne l?autonomia. Se aspiri a diventare un ausiliario ospedaliero ma non sai come fare, questa è la guida giusta per te. Nei passi successivi ti illustrerò come ottenere questa qualifica professionale.
Occorrente
- Attestato di frequenza corso formativo
I compiti
Gli ausiliari ospedalieri vengono assunti sia in strutture sanitarie che sociali e pertanto cooperano con altre figure sanitarie. Tuttavia, essendo una figura ausiliaria, non ha potere decisionale ma deve rispettare le prescrizioni dell?infermiere che rappresenta il suo responsabile diretto.
Attualmente, per diventare OSS, non esistono degli appositi corsi di laurea ma bisogna svolgere un percorso formativo presso un ente pubblico o privato. Per accedere a tali percorsi formativi occorre partecipare ad un concorso. Potete trovare un elenco dei concorsi attualmente attivi e disponibili sul sito degli operatori socio-sanitari che troverete nei link utili. Il superamento del concorso comporta l?ammissione al corso formativo che consente di conseguire l?attestato di qualifica.
Il percorso formativo
Questi corsi in genere hanno una durata complessiva di 1000 ore di teoria e pratica, che vengono svolte in circa sei mesi. Il corso si compone di 560 ore di teoria che possono essere relative a diverse aree. Le lezioni vanno seguite presso l?ente che ha organizzato il corso oppure presso la facoltà di scienze infermieristiche. Lo stage di pratica invece ha una durata di 440 e può essere svolto in diverse strutture sanitarie. Alla fine del corso i candidati vengono sottoposti, da una specifica commissione d?esame, ad un esame finale costituito sia da una prova teorica che pratica. Il superamento dell?esame comporta l?ottenimento dell?attestato di qualifica di operatore socio-sanitario che è valido in tutto il territorio nazionale. Questo è il terzo ed ultimo passo della guida.
Il volontariato
Il volontariato in un ospedale va a vantaggio del volontario, dei pazienti, delle famiglie e dei lavoratori dell'ospedale. Il volontario spesso trae vantaggio dall'incontrare nuove persone, apprendere nuove abilità, acquisire esperienza e migliorare la propria autostima. Il volontario può inoltre diventare amico di altri volontari o pazienti. Le amicizie sono importanti per gli individui, in quanto aiutano le persone a superare i momenti difficili e contribuiscono a un maggiore senso di fiducia. L'apprendimento di nuove competenze è il vantaggio più prezioso per il volontario. Insomma, il volontariato in ospedale è semplicemente un modo per ottenere un'esperienza di vita. Sebbene i volontari non siano retribuiti, potrebbero comunque ricevere alcuni vantaggi: alcuni ospedali offrono un pasto gratuito per i volontari che lavorano per un turno di almeno quattro ore, oltre a sconti vari.