Come diventare Allevatore
Introduzione
Riscoprire gli antichi mestieri, oggi, è più che mai di moda. Lavori come l'agricoltore o l'allevatore sono affascinanti e pieni di sorprese. Forse non tutti sanno che anche queste attività hanno bisogno della giusta esperienza e possono dare tante soddisfazioni per chi ama gli animali e la natura. Occorre solo fare i giusti investimenti di soldi e di tempo. In questa guida vediamo come diventare allevatore.
Occorrente
- Dei soldi necessari all'investimento iniziale
- Amici e allevatori
- Voglia di mettersi in gioco
- Tanta passione e pazienza
Scegliere gli animali da allevare
Per diventare allevatore però non basta amare gli animali. Occorre specializzarsi in una determinata razza. Ogni animale è diverso dall'altro. È bene studiare a fondo solo un tipo. I cani, per esempio, annoverano diverse razze all'interno di un unico genere. Meglio scegliere solo il tipo di cane che più sentiamo simile a noi o quello nei confronti del quale abbiamo un minimo di esperienza. È anche questione di carattere. Ricordiamoci che possiamo essere attratti dal carattere gioioso e cordiale del Labrador, oppure da quello più deciso e territoriale del Rottweiler, dall'indole più calma dell'Alano o dalla taglia mini del Chihuahua. Presi in considerazione i lati positivi e negativi di ogni razza, potremo scegliere anche solo quella che più ci attrae esteticamente, l'importante è che iniziamo anche a considerare tutti gli elementi pratici legati ad ogni razza.
Documentarsi sulle malattie
La cosa importante che ogni nuovo allevatore deve conoscere è lo stato di salute degli esemplari di animali che acquista e le malattie ereditarie legate alla singola razza che sceglie. Ogni razza, infatti, porta con sè, determinati geni potenzialmente portatori di malattie, che si trasmettono di generazione in generazione, se non tenuti sotto controllo. È pertanto indispensabile, prima di iniziare a fare l'allevatore, informarsi in modo accurato su questo genere di malattie: quando si verificano, in quali condizioni ed a contatto con quali elementi. Cerchiamo anche il sostegno di un buon Veterinario, i cui consigli devono essere il nostro pane quotidiano. Facciamo in modo di acquistare esemplari (che saranno i nostri fondatori) il più possibile sani. Questo per non trovarci con un iniziale handicap da dover correggere, e dunque non partire con il piede sbagliato.
Acquistare i riproduttori
Ora dobbiamo acquistare i riproduttori. Per iniziare è bene scegliere un buon cane adulto, già controllato dal veterinario, naturalmente vaccinato e con un valido pedigree. L'ideale è recarsi da altri allevatori conosciuti. Anche se non si trovano vicino casa, meglio fare qualche chilometro in più, ma avere la certezza di acquistare un buon fondatore. Il soggetto ideale da riprodurre avrà già partecipato a qualche esposizione, con buoni risultati, per potersi definire quantomeno "in Standard" e dunque aderente ai canoni prescritti per la razza. Inoltre controllate anche che abbia superato, per le razze che lo richiedono, un test comportamentale che ne attesti l'indole. Bisogna capire se il nostro cane si attiene alle regole della specie non solo fisicamente, ma anche in ambito psicologico.
Curare il rapporto con il fondatore
Il primo cane che sceglieremo per diventare il nostro riproduttore, deve essere il nostro più valido collaboratore. Con lui instaureremo un "rapporto collaborativo" tale da rappresentare tutto il nostro centro d'interesse. L'ideale, se vogliamo fare le cose al meglio è farci suggerire dal venditore, data la sua esperienza, gli accoppiamenti migliori. Ma non solo, il venditore dovrebbe suggerirci anche le linee di sangue da seguire. Soprattutto, la cosa più importante da ricordare per iniziare bene, è che il primo soggetto fondatore dovrà essere una femmina. Non è mai consigliabile diventare allevatore con un maschio, in quanto a fare l'allevamento sono le fattrici. Trovare un maschio per il primo accoppiamento non è poi così difficile.
Seguire i primi passi
Le tappe obbligatorie per diventare allevatore sono le seguenti:
- inserirsi nell'ambiente con buoni risultati espositivi e farsi conoscere;
- superare gli esami ufficiali per l'esenzione dalle tare genetiche;
- scegliere un riproduttore che vada d'accordo con la nostra fondatrice.
Dal primo accoppiamento in poi potremo iniziare ad allevare la prima cucciolata e poi piazzare dignitosamente ed onestamente i nostri cuccioli, o potremo anche decidere di tenere una figlia per noi. Ma la cosa più importante è informarsi sulle regole da seguire, sugli enti che ci tutelano e su quelli a cui dobbiamo rendere conto.
Per l'ENCI, per esempio, sono necessarie due cucciolate figlie di due diverse femmine per richiedere l'affisso, che garantisce un "nome" vero e proprio ai nostri prodotti.
Trovare lo spazio sufficiente
L'ultimo passo per diventare allevatore è trovare lo spazio adeguato per poter allevare e far crescere quanti più cani possibile. Occorrerà trovare un adeguato posto dove gestire i nostri animali. Un ampio terreno, utile per l' addestramento, con un piccolo ufficio per accogliere gli ospiti ed i potenziali acquirenti. Ma avremo bisogno anche di conoscere le normative del nostro Comune di residenza, ottenere le autorizzazioni dall'Azienda Sanitaria competente. Oltre a questo dovremo aprire la partita IVA per il commercio, per fatturare le vendite dei nostri cuccioli come garanzia di serietà e ottemperanza alla Legge.
Si deve anche rispettare un limite massimo di cani da tenere nel nostro allevamento. Ma soprattutto gli animali che riproduciamo sono pur sempre esseri viventi e non solo prodotti. Quindi meritano il nostro massimo rispetto. Ricordiamocelo sempre!
Consigli
- Cercare di farsi consigliare da chi è già esperto in questo campo