Come disdettare anticipatamente un contratto di locazione
Introduzione
Il Codice Civile nostro, prevede anche il contratto di locazione, fra gli altri tipi di contratto. Esso non è altro che un contratto di fitto mediante il quale il locatore, cioè il proprietario di un immobile, conferisce in affitto la sua proprietà ad un conduttore oppure locatario, dietro il pagamento di un corrispettivo di mese in mese a titolo di pigione, per un periodo stabilito nel contratto stesso. La nostra legislazione prevede inoltre anche che sia il locatario che il conduttore, possano essere rappresentati da più di un soggetto e che, oltre ad essere persona fisica, potrà manifestarci in qualità di persona giuridica, come perciò una società. In questo tutorial, in seguito, vi spiegheremo come disdettare anticipatamente un contratto di locazione. Buona lettura!
Il termine del contratto di locazione è fissato nel contratto
Se è vero che il termine del contratto di locazione è fissato nel contratto, è anche vero che l'accordo tra le parti potrà essere risolto in anticipo rispetto alla scadenza dello stesso.
Fra i diversi tipi di contratto di locazione, quello maggiormente utilizzato è il cosiddetto "quattro per quattro", in quanto è molto conveniente. In relazione a tale contratto infatti, il proprietario non ha possibilità di aumentare l'importo del canone di affitto per la durata dei primi quattro anni, e dunque l'inquilino sarà tutelato dalle oscillazioni di mercato. Se in tal periodo comunque sopravvenissero delle esigenze da parte dell'inquilino che lo costringono ad andare via dall'immobile, potrete proseguire con un pratica attivabile facilmente.
L'inquilino può dare disdetta anticipatamente
Gli inquilini potranno decidere infatti di andare via dall'immobile in anticipo, senza imbattersi in sanzioni civili. Le modalità sono scritte internamente nel fascicolo del contratto, ed è per questo motivo che bisogna, leggere attentamente le condizioni, prima di firmare un contratto di locazione. Generalmente, sarà sufficiente mandare, almeno sei mesi prima di lasciare l'immobile, una raccomandata con ricevuta di ritorno, chiamata A. R., al proprietario della casa, dove lo dovrete avvisare della riconsegna anticipata dell'appartamento. Chiaramente in questo caso il proprietario dovrà restituire la caparra all'inquilino comunque, mentre l'affitto dovrà essere pagato fino al momento in cui si dovrà lasciare l'immobile. Se pensate invece di restare senza pagare l'affitto, non si potrà pretendere naturalmente la restituzione della caparra.
Il locatario può svolgere la risoluzione del contratto
Se fosse invece il proprietario che deve svolgere la risoluzione del contratto di affitto, occorrerà comunque attendere la prima scadenza del contratto, e anche lui dovrà avvisare quindi l'inquilino in base alla legge numero 431/98 art. 3, cioè mediante una lettera raccomandata chiamata sempre A. R., almeno sei mesi prima della scadenza, dei primi quattro anni. Anche in tal caso la caparra verrà restituita per importo totale, tranne che gli inquilini non l'abbiano già compensata non pagando l'affitto per gli ultimi mesi, prima della conclusione del rapporto definitivo.
Una cosa molto importante che dovrete sapere è che se l'inquilino ha il diritto di recesso in qualsiasi momento, per il locatario sono presenti delle clausole ben specifiche.
Vi ricordiamo inoltre che, per i proprietari è obbligatorio ratificare un contratto e restituire la caparra: nel primo caso potrete andare incontro alla cedolare secca, mentre nel secondo caso è possibile prendersi una denuncia.
Si può recedere con raccomandata sei mesi prima
Stando alla legge citata nel passo precedente, potrete recedere dal contratto (sempre non prima della scadenza dei quattro anni, e sempre mediante raccomandata chiamata A. R., spedendola sei mesi prima), soltanto nei casi che seguono: se l'immobile dovrà essere destinato ad uso privato per sé stesso, per un coniuge o per il figlio; o se l'immobile dovrà essere venduto a terzi, oppure ancora se l'immobile, per gravi problemi strutturali, dovrà essere ristrutturato e se il conduttore non usufruisce dell'immobile senza un giustificato motivo.