Come determinare la quota disponibile e legittima nella successione testamentaria
Introduzione
Non tutti quante le persone possiedono un patrimonio, che sia piccole abitazioni, ville, barche, terreni, ricchezze, che vengono sempre segnalate da procedure burocratiche e da atti notarili. Possiamo tranquillamente affermare che chi possiede questi averi deve fare sempre i conti con le leggi ed i codici civili, in quanto non possono disporre liberamente della totale ripartizione. In questa semplice ed esauriente guida, cercheremo insieme di capire vari aspetti. Nello specifico spiegheremo come riuscire a determinare la quota disponibile e legittima nella successione testamentaria. Stiamo parlando di definizioni difficili per tutti coloro che non conoscono adeguatamente la legge.
Occorrente
- documentarsi sempre
Un immobile o un terreno sono sempre trasmessi ad un erede tramite un testamento
Il benessere, nell'arco della vita, viene sempre vissuto come un qualcosa di meraviglioso e di bello. Naturalmente, è doveroso affermare che tutto quello che arricchisce, che sia un immobile oppure un terreno, dovrà essere sempre trasmesso tramite un testamento ad un erede. La legge infatti, protegge i congiunti più stretti, stabilendo la quota legittima di spettanza per ciascuno di essi, a seconda della situazione familiare in cui ci si trova, ossia della parte del patrimonio che viene definita "riservata", ed in base alla porzione residua al netto delle quote legali già assegnate. Quest'ultima parte viene definita "disponibile", ed esclusivamente su questa può essere esercitata la propria volontà di ripartirla a seconda della volontà del possidente.
La quota disponibile e quella legittima sono ripartite secondo regole ben precise
Per evitare inutili diatribe familiari è fondamentale determinare, tramite successione testamentaria, riportare i dati significativi studiati da un notaio. Quindi se si lascia un figlio oppure il coniuge, ad essi spetta il 50% del patrimonio. Invece l'altro 50% costituisce la quota disponibile. Con due figli o più, i 2/3 devono essere ripartiti tra di loro, mentre 1/3 rappresenta la quota disponibile, Nel caso, invece, in cui non dovessero essere presenti dei figli, sono presenti i cosiddetti ascendenti legittimi, ai quali viene riconosciuto 1/3 del patrimonio. In questo caso, inoltre, i rimanenti 2/3 sono disponibili. A seguire, analizzeremo alcuni piccoli esempi, per rendere maggiormente chiari i concetti appena espressi. Nel caso in cui dovessero essere presenti un coniuge ed un figlio, 1/3 spetta al coniuge, 1/3 al figlio, ed 1/3 è la quota disponibile. Se è presente un coniuge e due (o più) figli, 1/4 spetta al coniuge, 1/2 è ripartito tra i figli, ed 1/4 è la quota disponibile. Se è presente un coniuge e degli ascendenti, 1/2 spetta al coniuge, 1/4 agli ascendenti, 1/4 è la quota disponibile. In buona sostanza è necessario documentarsi, in modo tale da riconoscere i propri diritti, in quanto è parte integrante per apprezzare la giustizia e ciò che spetta.
Il testamento è un atto unilaterale e personale che deve presentare determinate caratteristiche
Purtroppo l'assicurazione sulla vita non entra nell'asse ereditario, ed in caso di morte dell'assicurato, la prestazione viene corrisposta interamente ai beneficiari. In conclusione, è doveroso ricordare che, dal momento che il testamento rappresenta un atto unilaterale e personale, (prediligendo il testamento olografo scritto di proprio pugno e munito di data e di firma), le spese notarili saranno nulle. Questo discorso è valido a patto che sia riconosciuta la capacità di intendere e di volere al momento della stesura, oltre che i regolamenti vengono riportati nel secondo libro del codice civile, ed esprime con chiarezza quali sono i soggetti aventi diritto alla quota di riserva e alle relative percentuali di successione.
Consigli
- Se la tua situazione famigliare ha alcune specificità ti conviene leggere con attenzione il secondo libro del codice civile