Come denunciare il mancato pagamento dello stipendio
Introduzione
Come avrete ben compreso leggendovi il titolo di quest'interessante guida, ora andremo a spiegarvi come denunciare il mancato pagamento dello stipendio. La difesa dei vostri diritti, in questo specifico caso, è assolutamente di primaria importanza, ma bisogna sapere in che modo farsi valere.
Infatti, non poco spesso, purtroppo, si è vittime di ritardi sull'effettuazione del pagamento e questo, conseguentemente, crea non pochi disagi, soprattutto se si tratta dell'unico stipendio che si percepisce in famiglia. Vedremo quindi come procedere per avviare una richiesta per il mancato pagamento ed, eventualmente, della denuncia da avviare contro i cattivi pagatori, siano essi privati o aziende pubbliche.
Occorrente
- Sindacato
- Lettera di diffida
- Azienda o datore di lavoro
L'inadempimento contrattuale
Il mancato pagamento dello stipendio da parte del datore di lavoro è un grave inadempimento degli obblighi contrattuali esistenti tra le parti in causa. Per quanto riguarda la legge, la legge prevede il pagamento degli interessi maturati sulla retribuzione pagata in ritardo e, in aggiunta, anche il pagamento di una somma a compensazione del danno subito dal fatto che il lavoratore potrebbe aver dovuto affrontare delle difficoltà dal fatto che il lavoratore non pagato si sia potuto trovare in difficoltà nell'affrontare i pagamenti di utenze (luce, acqua, gas, eccetera), mutui, rate, e così via. È previsto anche un eventuale risarcimento morale per i danni derivanti da una situazione di disagio ed incertezza causate dal comportamento doloso dell'azienda privata o pubblica che sia. Queste sono informazioni molto utili che possono essere fatte presente al proprio datore di lavoro che non paga in tempo lo stipendio spettante al lavoratore dipendente.
Le opzioni del lavoratore
Potrebbe anche capitare che, il proprio datore di lavoro sottovaluti il lavoratore e continui a non compiere i suoi doveri nei confronti dello stesso lavoratore, ma non sa che, in realtà, il lavoratore ha molte armi da giocare. Nel caso in cui il datore di lavoro, dopo esplicita richiesta da parte del lavoratore, continua a non dare delle risposte plausibili e soddisfacenti che porteranno al pagamento dello stipendio basterà preparare una lettera di diffida in cui evidenziamo il mancato pagamento dello stipendio con esplicita richiesta di corresponsione entro una specifica data. Inoltre, nel caso in cui il pagamento non fosse erogato, sarà intenzione del lavoratore quello di optare per la segnalazione alle autorità competenti del fatto. La lettera, dovrà essere specificatamente inviata all'azienda tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Come tutelarsi
Ora non resta altro da fare che rivolgersi ad un sindacato che ha il compito di tutelare il lavoratore anche se non si è iscritti. Per diversi motivi, il sindacato potrebbe suggerire che non ne vale la pena proseguire, ma per il lavoratore (non pagato) certamente sì soprattutto se si hanno dei figli da mantenere e delle bollette da pagare. Dovrete quindi rivolgervi a un avvocato che abbia una formazione specifica nelle cause relative all'ambiente lavorativo, chiedendogli un parere. Il momento migliore per agire è all'inizio, quando gli stipendi ancora da corrispondere non sono più di due o tre, perché, se così non fosse, la legge potrebbe addirittura dare torto!
In ultima analisi, eccovi un link utile: https://www.lavoroediritto.it/giurisprudenza/cassazione-il-mancato-pagamento-della-retribuzione-non-giustifica-il-rifiuto-di-lavorare.
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Consigli
- VI consigliamo di consultare tempestivamente il codice civile per poter capire realmente quali siano i vostri diritti.