Come contabilizzare l'incasso di un credito mediante effetti
Introduzione
Un diffuso metodo per regolare certe transazioni commerciali è l'utilizzo degli effetti cambiari, che hanno un valore nominale che il debitore verserà successivamente, così da contabilizzare la transazione con denaro reale. Qua si descrivono le diverse tipologie e i risvolti contabili legati al loro utilizzo, come strumento per l'incasso di un credito nei confronti dei clienti.
Occorrente
- PC o smartphone
- Connessione internet
- Connessione internet
- foglio di calcolo
- cambiali
- titoli di credito
Pagherò cambiario
Le cambiali costituiscono un termine complesso di cui quasi tutti abbiamo sentito parlare prima o poi, ma che pochi di noi comprendono appieno. Ecco perché spesso sorgono dubbi ricorrenti sul concetto e, ovviamente, sulla sua contabilizzazione. Il concetto di cui stiamo parlando riguarda una transazione o un pagamento, che è molto facile da capire. Le cambiali, infatti, non sono altro che documenti attraverso i quali il traente obbliga il trattario a pagare una somma ad una determinata data. Se stai cercando risposte a queste domande, sei nel post indicato. Ti parleremo un po' di più sulle basi concettuali delle cambiali e risolveremo tutti questi dubbi in modo semplice e conciso. Innanzitutto devi sapere che la contabilizzazione delle cambiali dipende dal fatto che si tratti di cambiali da pagare o da riscuotere. Un'azienda può vantare, a fronte dell'estinzione di un credito da parte di un cliente, due diversi effetti:
Pagherò cambiario: un titolo di credito con cui l'emittente si impegna a versare a un cosiddetto beneficiario una certa somma entro una certa data di scadenza.
Cambiale tratta
Cambiale tratta: titolo di credito con cui un soggetto (il cosiddetto traente) ordina ad un altro soggetto (il trattario) di pagare ad un terzo (beneficiario) una determinata somma entro una certa scadenza. Quando il regolamento del credito avviene attraverso il rilascio di effetti da parte del cliente, bisogna sostituire in contabilità il credito di una emissione di una fattura con il titolo di credito.
Incasso
Contabilmente si effettua la seguente scrittura: "Effetti Attivi a Crediti verso clienti".
Bisogna tenere inoltre conto che, generalmente, gli effetti commerciali vengono incassati mediante presentazione presso un istituto di credito, attraverso una delle seguenti modalità: allo sconto o all'incasso.
Sconto di effetti
Vediamo ora le scritture contabili che si devono effettuare in ciascuna delle tipologie descritte. Nel caso di sconto di effetti si è sostanzialmente di fronte ad uno scambio tra un credito commerciale avente scadenza futura ed una somma di denaro disponibile a vista.
Valore nominale
la differenza tra il valore nominale del credito e il netto ricavo accreditato dalla banca sul conto corrente costituisce l'onere finanziario per l'anticipata disponibilità dei mezzi monetari, cui va ad aggiungersi il costo delle commissioni che le banche trattengono in virtù del servizio reso al cliente correntista. In questo caso bisognerà quindi fare le seguenti scritture contabili: all'atto della presentazione degli effetti allo sconto bisognerà scrivere "Effetti allo sconto a Effetti attivi".
Accredito
Infine, nel caso di presentazione di effetti con 'accredito al dopo incasso', l'accredito del valore degli effetti avverrà solo dopo aver incassato l'effetto dal debitore. Bisognerà effettuare questa scrittura nel momento di presentazione all'incasso: "Effetti all'incasso a Effetti attivi".
Consigli
- Le cambiali da pagare sono contabilizzate sommando alle imposte da pagare per dette merci gli importi di tutto quanto acquisito. Si tratta solitamente di operazioni che vengono raggruppate in “operazioni commerciali”, “acquisti di immobili, impianti e macchinari a breve o lungo termine” e “altre operazioni che non rientrano negli altri due gruppi”. Con la quale, i conti ordinati sono fatti in questi tre gruppi separati.