Come Contabilizzare Le Spese Per Salari E Stipendi
Introduzione
Una delle categorie di scritture contabili più complesse da gestire e al tempo stesso più delicate è quella riguardante le modalità per la contabilizzazione degli emolumenti da corrispondere ai lavoratori dipendenti. Ci sono molte regole da seguire per non sbagliare, anche perché le conseguenze fiscali possono essere davvero pesanti, specie se la rettifica non dovesse avvenire in tempi brevi e secondo i protocolli. La materia fiscale, specie in Italia, infatti è sempre molto complessa e prevede aggiornamenti continui e una rigorosa revisione dei conti, se non si vuol rischiare di ricevere cartelle di rettifica anche dopo diversi anni. Anche se si tratta di un calcolo che deve essere affidato ad un ragioniere o meglio ad un Dottore Commercialista, è sempre importante avere se non altro un'infarinatura di base sulla materia per poter effettuare una verifica a mano prima di depositare i risultati. Vediamo quindi come procede per affrontare il problema di come contabilizzare le spese per salari e stipendi.
Occorrente
- Dati fiscali aggiornati
Che cosa è il costo per salari e per stipendi
Per prima cosa, è doveroso andare a sottolineare che quando si parla di "costo per salari e per stipendi", si deve necessariamente intendere l'onere complessivo a carico del datore di lavoro. Questo deve essere, ovviamente, considerato al lordo delle imposte e degli oneri sociali a carico esclusivo del dipendente. L'espressione in questione è, sotto certi aspetti, complementare rispetto alla voce relativa alle così dette retribuzioni nette, che vengono genericamente utilizzate per esprimere l'ammontare effettivamente percepito dai dipendenti nel proprio cedolino paga, che rappresenta le loro entrate mensili o in base alla forma contrattuale che si è stabilito di adottare in fase di avvio del lavoro o del contratto a cui si sta facendo riferimento. Le varie ritenute operate in sede di calcolo, che spiegano il motivo che si trova alla base del differenziale, non alterano la misura del costo per l'impresa che è il suo valore lordo, dal momento che realizzano solamente una forma di trasferimenti di somme da denaro tra i differenti enti erogatori e percettori.
A chi vengono erogati gli emolumenti lordi
Generalmente contestualmente agli emolumenti lordi, vengono liquidati soltanto i controvalori relativi ai lavoratori dipendenti che ne hanno diritto. Gli assegni familiari, nella fattispecie, consistono in una forma di integrazione salariale erogata a favore dei dipendenti che presentano dei familiari a carico e sono in grado di dimostrare la loro posizione in sede fiscale in caso di necessità di una verifica casuale o mirata in una campagna di controllo fiscale nazionale. Queste corresponsioni vengono erogate, dal datore di lavoro, per conto dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ma soltanto a mero conto di anticipazione. Precisamente, per l'impresa si tratta di una contemporanea movimentazione di una partita di credito e di debito, e non del sostenimento effettivo di un costo, dal momento che l'azienda si limita, come abbiamo riferito in precedenza, ad anticipare dei soldi che le verranno resi dai predetti istituti previdenziali coinvolti. Questo implica, in seguito, la reintegrazione per gli erogatori provvisori delle cifre per riportare a pareggio il bilancio, in base alle vigenti normative in materia previdenziale e fiscale in Italia. Bisogna in ogni caso controllare attraverso la pubblicazione riportata sul Gazzettino Ufficiale se non ci fossero delle modifiche per quanto riguarda i parametri di stima, in modo tale da evitare di fare calcoli con metriche non aggiornate.
Come effettuare le stime per gli emolumenti
A questo punto, possiamo fare qualche piccolo esempio per comprendere al meglio la nostra guida. Ipotizziamo, pertanto, che vengano liquidate le retribuzioni lorde di un dato mese relative agli operai, pari ad euro 50.000, con ritenute INPS di euro 4.400, ritenute sindacali di euro 600 ed assegni familiari per 2.000 euro. A seguire, andremo a riportare le scritture da farsi. Per quanto concerne l'ammontare dei salari e degli stipendi (ossia costo), si dovrà riportare la dicitura 50.000 euro dare. INPS c/assegni nucleo familiare (credito verso gli enti previdenziali) è pari a 2.000 euro (dare). Le retribuzioni dei dipendenti (debito) sono di 52.000 euro (avere). Le retribuzioni dei dipendenti (debito) sono di 52.000 euro (dare), che va a chiudere il mastrino aperto al momento della rilevazione del debito verso i dipendenti. INPS c/ritenute (debiti vs/enti previdenziali) sono pari a 4.400 euro (avere). Sindacati c/ritenute (debito vs/organizzazioni sindacali) sono, invece, di 600 euro (avere). Banca x 47.000 euro (avere), Che registra l'esborso di denaro erogato al dipendente come stipendio. Il mastrino dell'INPS e delle trattenute sindacali verrà quadrato al momento del pagamento effettivo, tramite il modello F24 per l'INPS, pagando la differenza tra i crediti scaturiti dall'anticipazione degli assegni famigliari, il debito dipendente ed il mero costo aziendale, e per mezzo di un bonifico bancario per le trattenute sindacali. La parte dell'INPS restante in avere nel conto di debito successivamente alla registrazione del pagamento F24, rappresenterà la somma di denaro che è a carico aziendale. La stessa deve essere imputata a costo, effettuando la presente scrittura: "costo INPS a debiti vs INPS".
Conclusioni sul calcolo degli emolumenti
Se un esercizio teorico può risultare al più noioso, conoscere in maniera approfondita i propri diritti può fare la differenza quando ci si trova a dover effettuare questi calcoli per conto di un professionista, di un cliente oppure per controllare se le nostre spettanze sono state in qualche modo sottostimate oppure sovrastimate. In entrambi i casi potrebbero essere necessarie verifiche che a loro volta aprono alla possibilità di controlli ulteriori e più accurati che possono far emergere altre discrepanze, prodottesi in buona oppure in cattiva fede. Quindi è importante sin da subito iniziare a familiarizzare con questi concetti e a saper riconoscere eventuali problemi, Errori o manchevolezze per rettificarle in tempo ragionevolmente brevi e non trovarsi poi a dover seguire pratiche correttive lente e farraginose. Meglio sempre rivolgersi ad un professionista qualificato, come un Dottore Commercialista oppure un ragioniere nel caso cin cui si riscontrino problemi e non si riesca a determinare con chiarezza tutte le voci.
Consigli
- Controllate sempre i percentili per le aliquote, verificando che siano aggiornati