Come contabilizzare i costi di assicurazione
Introduzione
Durante la propria attività lavorativa, a qualsiasi azienda possono capitare incidenti di vario genere ed è quindi necessario avere un'assicurazione che permetta di coprire i danni che potrebbero venirne fuori. Questa guida, dopo aver illustrato cosa è un'assicurazione e perché la si stipula, fornirà le indicazioni utili per contabilizzare i costi della stessa all'interno del bilancio dell'azienda. Ecco come fare. In questa guida come abbiamo già annunciato vedremo come contabilizzare i costi di assicurazione. Ovviamente non vedremo soltanto i calcoli principali ma vedremo anche tutti gli strumenti e tutte quelle formule che ci permettono di contabilizzare questi costi in maniera veloce e quindi in poco tempo. Vediamo di seguito come fare.
I danni
Si utilizza l'assicurazione per coprire i danni causati al patrimonio dell'impresa, alle persone che vi lavorano o a chi possa trarre danno dall'impresa stessa in caso di incidenti più o meno gravi. Generalmente ci si assicura contro quegli eventi che hanno una bassa probabilità di verificarsi ma che, allo stesso tempo, possono causare maggiori danni a persone o cose. Alcuni esempi sono i rischi di incendio, furto, allagamento, rischi di deperimento, rischi di responsabilità civile, rischi di insolvenza dei debitori e rischi di oscillazione dei cambi. Ovviamente, qualsiasi tipo di assicurazione che tendiamo a stipulare, esiste anche quella per quanto riguarda la vita se così possiamo dire della nostra azienda. Quindi qualsiasi danno che viene provocato da terze parti o persone alla nostra azienda viene comunque pagato e risarcito dall'assicurazione che noi andremo a stipulare durante l'apertura o meglio prima dell'apertura della nostra azienda.
L'assicurazione
L'assicurazione è, per definizione dell'art. 1882 del c. C, mentre dal punto di vista fiscale, le operazioni di assicurazione sono considerate dall' art. 10 del DPR 633/72 (in particolare si veda il comma 2) le operazioni esenti da imposta, sia in relazione al pagamento dei premi, che per quel che concerne gli indennizzi. I pagamenti dei premi e degli indennizzi non dipende da tutte le cosiddette assicurazioni ma soltanto da alcune e proprio per questo bisogna informarsi durante la stipulazione e la firma di un contratto con una qualsiasi compagnia di assicurazione.
I costi
Pertanto, per determinare il corretto periodo di competenza dei costi di assicurazione, in fase di preparazione del bilancio annuale, è necessario verificare a quale periodo si riferiscono i costi di assicurazione già pagati, e calcolare riscontri per le quote maturate ma non ancora riscosse dall'assicurazione. I costi come abbiamo già anticipato prima, dipendono dalle compagnie di assicurazione o meglio le compagnie assicurative che vengono detti durante la firma.
I contabili
Passiamo adesso ai risvolti contabili.
Prendiamo come esempio un contratto che copra i danni causati da furto e incendio all'azienda, venga stipulato il 1° settembre di un anno X, della durata di un anno, e che venga contestualmente corrisposto (con assegno bancario) il premio di assicurazione annuo ammontante ad euro 24000. Questo è il primo passo in cui vi mostriamo i calcoli da fare per i cosiddetti risvolti contabili.
Il pagamento
La scrittura che va rilevata all'atto del pagamento è Premi assicurativi a Banca X c/c 24.000
Alla data di chiusura del bilancio d'esercizio (convenzionalmente 31 dicembre) si deve provvedere a stornare, utilizzando la tecnica dei risconti, la quota di competenza dell'anno successivo, pari ad euro 16000 (ovvero gli 8/12 del totale, relativi ai mesi da gennaio ad agosto dell'anno successivo a quello del pagamento). La dicitura corretta sarà quindi "Risconti attivi a Premi assicurativi 18.000". Ovviamente dopo il calcolo dei costi passiamo al passo seguente ovvero questo corrente dove spieghiamo i pagamenti.