Come Contabilizzare I Costi Accessori Di Acquisto
Introduzione
Ogni volta che un'azienda effettua un'operazione di acquisto di un bene, deve registrare contabilmente (contabilizzare) nel bilancio tale attività. In tali operazioni, sovente, il costo del bene potrebbe non essere l'unico sostenuto dall'azienda compratrice in quanto ad esso devono, se così è pattuito contrattualmente, essere aggiunti i cd. "costi accessori" (ad esempio: costi di installazione o spese di trasporto). Si tratta dunque di oneri aggiuntivi rispetto al costo del bene in questione che devono venire regolarmente iscritti all'interno del conto economico d'esercizio, andandosi a sommare alle componenti negativi di reddito (costi). La presente guida riassume e sintetizza le modalità di contabilizzazione dei costi accessori di acquisto ed il relativo trattamento fiscale.
Occorrente
- Libro giornale
Attribuzione dei costi
Per quanto possa apparire evidente, occorre precisare che il primo passo per la definizione dei costi accessori consiste, all'atto della stipulazione del contratto, nel trovare un accordo tra compratore e fornitore per quanto concerne l'attribuzione di tali costi accessoriLe due parti coinvolte nella compravendita devono stabilire in maniera univoca a chi dovranno essere attribuiti gli oneri in questione. Nel caso in cui essi vengano assegnati al fornitore (colui che vende il bene), questi potrà recuperarli aggiornando il prezzo del bene medesimo o inserendo determinate voci aggiuntive nella fattura, al fine di diminuire le spese a proprio carico. Se invece i costi accessori saranno posti a carico dell'acquirente, questi dovrà tenerne conto nella valutazione dell'acquisto in quanto il prezzo del bene risulterà maggiorato per via di tali spese aggiuntive.
Modalità di contabilizzazione dei costi accessori
Come accennato più sopra, i costi accessori, essendo componenti negativi di reddito, dovranno figurare all'interno del conto economico dell'esercizio. Per contabilizzarli correttamente è possibile optare tra due diverse operatività.La prima modalità prevede il semplice incremento del valore del bene acquistato: tale valore è quindi formato dal costo del bene vero e proprio cui si sommano i costi accessori. Il valore complessivo verrà iscritto nella Sezione B del Conto Economico.La seconda opzione invece contempla l'indicazione in maniera distinta delle voci di costo nel bilancio d'esercizio, imputando l'importo del costo accessorio come costo d'esercizio nell'apposita sezione denominata "Costi per servizi". Risulta obbligatorio seguire la seconda ipotesi nel caso in cui un terzo fornisca la prestazione ed emetta regolare fattura al fine di potere imputare il costo nella sezione evidenziata in precedenza.
Trattamento fiscale
Dal punto di vista del trattamento fiscale dei costi accessori, possono essere individuate due distinte modalità operative a seconda che essi possano venire inseriti tra cosiddette "spese documentate" o tra quelle "non documentate". Nel caso in cui gli oneri accessori vengano inseriti dal venditore nella fattura non si pongono particolari problemi in quanto, trovandoci in presenza di regolare fattura, le spese risultano documentate.Tali spese non andranno quindi a formare la base imponibile perché il calcolo dell'Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) è avvenuto già nell'ambito della fattura. Nel caso contrario, quando le spese non vengano registrate tramite fattura, tali spese dovranno essere considerate come "spese non documentate" e concorreranno perciò alla formazione della la base imponibile sulla quale verrà calcolata l'Imposta.
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Consigli
- Registrare le operazione giornalmente